IL CORONAVIRUS ARRIVA IN SICILIA, A PALERMO I CONTAGIATI SONO GIÀ TRE.

Non c’è solo la turista di Bergamo in vacanza a Palermo fra le persone trovate positive al coronavirus a Palermo. I laboratori del policlinico hanno individuato altri due casi di contagio nel gruppo di turisti bergamaschi, è quanto apprende l’Adnkronos

I tamponi su questi due ultimi casi sono stati inviati allo Spallanzani di Roma, come quello della donna contagiata per prima, per ulteriori analisi. Per ora i due nuovi contagiati sono in buone condizioni di salute e sono rinchiusi nelle loro camere d’albergo in attesa che l’assessorato regionale alla Sanità decida se spostarli in una struttura ospedaliera attrezzata. La donna è intanto ricoverata all’ospedale Cervello. Non è ancora chiara la situazione del marito che inizialmente sarebbe stato negativo

 


Quello di Palermo è un caso ancora classificato come ‘sospetto’.

Si tratta di una turista bergamasca di 66 anni risultata positiva al coronavirus e ricoverata all’ospedale Cervello di Palermo. La donna, presente in Sicilia insieme al marito e a una comitiva turistica, è arrivata a Palermo prima dell’inizio della emergenza. Per la conferma definitiva si attende il responso dell’ospedale Spallanzani di Roma. La donna, che ieri si è sentita poco bene e ha chiamato il numero unico per le emergenze 112, è in isolamento dalle 14.30 di ieri, prima in albergo e poi in ospedale. Il nucleo Ncbr ne ha disposto il trasferimento, con un’ambulanza del 118, non appena avuto conferma del primo tampone positivo.

L’ingresso in ospedale, fanno sapere dal nosocomio, è avvenuto da un accesso posteriore riservato, senza passare da altri reparti e con personale protetto. Il marito della turista è risultato positivo al secondo tampone. I 29 turisti arrivati con loro sono in isolamento nelle loro stanze dell’albergo nel centro di Palermo. L’Istituto superiore di sanità ha chiarito che non serve mettere in quarantena l’intero albergo, ma solo coloro che sono stati in contatto con la paziente.

L’albergo ha bloccato gli ingressi, ma non può impedire l’uscita delle persone a meno di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità.