Il Gruppo Immobiliare presenta il conto al Comune: oltre 2 milioni di risarcimento

95047.it La questione si trascina da tempo. Da anni. Ma ora sembra arrivata alla resa dei conti. Il Gruppo Immobiliare Italiano proprietario di un’ampia fetta di terreni nella parte nord della città, presenta il conto di tutta una serie di espropri (più o meno riconosciuti) e di opere realizzate su quelle aree. Ultima in ordine di tempo quella del Centro per disabili non ancora consegnato a distanza di anni dall’avvio dei lavori (ma questa è un’altra storia) e sulla quale persino la stradina che da viale dei Platani porta all’edificio non sarebbe mai stata acquistata dal Comune.

Il Gruppo Immobiliare fa riferimento a Salvatore Alarcon che da sempre denuncia una vicenda paradossale e a dir poco grottesca. Il municipio paternese è debitore (e lo ribadiamo, non certo da oggi) nei confronti del Gruppo per svariati milioni di euro. Nelle scorse ore, attraverso i suoi legali, Alarcon ha inviato una lettera con la quale viene chiesto al Comune un risarcimento danni di 2 milioni e 400 mila euro.

 Ed in questo caso, la richiesta di risarcimento danni richiama ad un altro terreno (in contrada Ardizzone) dov’è coinvolta anche l’Azienda Municipale Acquedotto:
“Il Comune di Paternò prima e poi l’Azienda Municipalizzata Acquedotto, oggi, Ama Spa, sul terreno sopraindicato realizzava, del tutto illegittimamente ed abusivamente, un pozzo per attingimento acqua potabile ed opere connesse occupando una superficie pari a circa 2.000 mq – si legge nella missiva – e ciò in mancanza di qualsiasi atto che abbia previsto la realizzazione dell’opera pubblica. 
“Quantifichiamo sin d’ora, ai soli fini di un accordo bonario e transattivo euro 2 milioni e 400 mila euro ed il ripristino dei luoghi”.

Una battaglia infinita fatta di promesse ma anche di subdoli giochi politici e burocratici. Ma che oggi, in un modo o nell’altro, è destinata ad arrivare al dunque.