«IL PANDORO BALOCCO-FERRAGNI NON ERA VERA BENEFICENZA» L’ANTITRUST INDAGA PER “PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA”

Si presentava in tutto e per tutto come una campagna di beneficienza.

E invece l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della Balocco Industria Dolciaria perché avrebbe condotto una campagna commerciale del tutto ingannevole: “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino“, lanciata in occasione delle feste natalizie, tra novembre e dicembre 2022.

Secondo l’Antitrust, i consumatori – ai quali veniva proposto un pandoro al prezzo di 9,90 euro – potevano pensare di contribuire ad una donazione in favore dell’ospedale. Ma la donazione che l’azienda Balocco avrebbe donato all’ospedale torinese era stata già fissata molto tempo prima del lancio della campagna.

Quei pandori “griffati” Ferragni, con zucchero a velo rosa e stencil per alludere al logo dell’imprenditrice, venivano presentati sul mercato come messi in vendita per raccogliere fondi per la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Ma le vendite non incidevano in alcun modo sull’aiuto prestabilito a monte. Gli inquirenti hanno svolto ispezioni nelle sedi della Balocco Industria Dolciaria con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Inoltre, il Codacons minaccia di condurre una battaglia legale e chiede, in caso di conferma dei sospetti, di “rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà“.