Il silenzio degli innocenti, il frastuono delle parole

95047.it Adesso che lo sputtanamento della città è andato in onda a reti unificate. Adesso che ognuno ha trovato il tempo di dire la sua. Adesso che ce ne siamo fatti una ragione, proviamo a non essere banali. Proviamo, per una volta, a non far trionfare il pensiero debole.
 Proviamo a fare in modo che già da ieri, piuttosto che da domani, si riesca a cambiare passo.
Sono stati giorni terribili: nei quali abbiamo assistito alla fiera dell’ipocrisia. Soprattutto in città. Ipocrisia a fiumi. Ipocrisia per tutte le ruote. Ed è stato così anche ieri sera subito dopo la messa in onda del servizio delle Iene.

Sebbene siano stati sette minuti di servizio evidentemente forzati, quell’intervista sul divano rosso, è stato uno scoop. Sebbene siano stati sette minuti anche approssimativi la risposta della gente comune (“La festa non è quella che state facendo vedere”) è stata di quelle coraggiose ed orgogliose: ancora una volta il cuore forte e vero della brava gente di Paternò. E sebbene siano stati sette minuti dove si è voluto mettere in mostra un certo degrado culturale, non è stato certo il servizio delle Iene quello che ha demolito la città. A Uno Mattina, ad esempio, è andata purtroppo molto peggio.

Ora c’è da riprendere in mano la situazione. E ci vorrà tempo. Ci vorrà pazienza e ci vorrebbe anche che la città riuscisse a compattarsi. Ma, soprattutto, ci vorranno fatti concreti. Altro che l’ipocrisia di questi giorni. Altro che i paroloni pomposi di queste ore e quei post della politica paternese (apologia di se stessa) che campeggiano su Facebook.
 Se vogliamo togliere linfa alla piccola percentuale di persone che oggi hanno fatto fare una figuraccia alla città, cominciamo col sostenere l’azione dei paternesi che ogni giorno lottano in silenzio contro il malaffare. Comincino le istituzioni ad essere d’esempio: a dimostrare di essere responsabili delle loro azioni; a non distribuire incaricucci all’amico professionista di turno; a mettersi d’impegno nel risolvere le questioni nel più breve tempo possibile e non alle calende greche. 
Perché è anche di tutto questo che si alimenta la mafia (con la “m” minuscola): dell’inefficienza e della mancanza di fiducia dei cittadini nella credibilità delle istituzioni che dovrebbero proteggerla. Gli slogan, oggi, non servono a nulla.

Ed anche la Chiesa, in queste ore, sta facendo con impegno la propria parte. 

Lo sappiamo benissimo che la città non è quella che è stata raccontata in questi giorni. Le iene (non quelle della trasmissione) le abbiamo in casa e abbiamo il dovere di scacciarle: ma le parole sono una cosa, i fatti un’altra. Perché peggio dell’immagine lesa, distrugge di più la nostra ipocrisia quotidiana.
Solo un’ultima cosa: la Santa non si è mai inchinata. La Santa non s’inchina. E non è uno slogan.

9 Comments

  1. Il nonno, il padre e adesso il figlio maggiore. Per simili individui l’unica soluzione è la castrazione chimica a vita, altrimenti la loro specie continuerà ad appestare il mondo. I delinquenti non dovrebbero avere il diritto di procreare — veramente non ne dovrebbero avere alcuno — e figli piccoli già esistenti dovrebbero essere affidati in adozione: la catena del male va spezzata, come in un’operazione chirurgica il cancro che essi rappresentano va estirpato alla radice. A mali estremi, estremi rimedi.

  2. Io ho sempre vissuto tra nord sud e via dicendo, sono stato sempre rispettato come paternese e soprattutto come SICILIANO, Per vivere al nord senza farsi prendere per i fondelli, addirittura per un servizietto giornalistico del genere, ci vogliono le palle da siciliano, traducasi di essere nato e di provenire da questa bella isola.
    Se non riuscite a sostenere delle battute o dei sorisetti dei colleghi al nord come pensate di riuscire a sostenere solo lo sguardo di gente che ha poco e niente da perdere, non ci riuscirete o non ci riusciremo mai.
    Troviamo una soluzione.! semplice !!
    prendiamocela con il sindaco di turno il quale per fermare il tutto magari avrebbe dovuto andare dai tipi con un bastone in mano …. certo è siciliano con le palle fa da solo quello che non sono riusciti a fare generazioni di gente che le palle le avevano davvero.
    Morale: prima di accusare di rimproverare e aprire bocca solo per prendere aria guardiamocci allo specchio e domandiamocci io cosa avrei fatto?
    Risposta: quello che fanno 50.000 persone all’ ennesima rapina con spaccata o altro <>
    Quando ti prendono per il culo mostragli una bella cartolina , magari con la veduta dal castello.
    non dico altro ,saluto e mi scuso per gli errori grammaticali, a un’ ultima cosa a proposito dei vigili urbani, quando hanno preso schiaffi e pedate per fare rispettare il divieto di sosta, qualcuno di noi che parliamo tanto è intervenuto o si è GIRATO dall’altra parte ???
    Saluti da TRINACRIA un paternese.!!!

  3. ok John Chain, daccordissimo… Su 50000 persone, appena sono comparse due non in linea con una presunta moralità, 49998 ci autoproclamano santi; dobbiamo prendere atto, anche facendo tutti un mea culpa, di questa ipocrisia latente. Si doveva fare una domanda sul resto dell’attività amministrativa, come ad esempio la riduzione della dispersione scolastica…..

  4. io ho visto è rivisto il filmato delle iene e mi rendo conto come il paternese ama l’ipocrisia e l’omerta.
    a prescindere di quello che hanno mandato in onda le iene, facendo conoscere un lato negativo della città che purtroppo è reale e non si può nascondere. quello invece che non si può nascondere è il nostro caro primo cittadino che alla domanda della Iena Giulio Golia “Lei li avrebbe fermati” gira la risposta dicendomi che ci sono organi competenti a cui spettano le decisioni, non rispondendo con secco “Si” se potevo li fermavo e secondariamente vedo tutti questi nostri bravi cittadini che fino a ieri se così si può dire hanno visto mille volte di questi inchini per tutto il paese nei vari “famiglie” e per opera di omertà non si è mai interessato a denunciare il fatto, invece oggi davanti a giornali e telecamere hanno detto la città ha reagito dissociandosi, ma allora perchè non si dissociava prima di tutto ciò e si poteva denunciare il fatto, sicuramente a quest’ora Paternò non andava in onda nei massimi tg nazionali e nelle Iene….
    invece oggi ci dissocciamo….ma fatemi il piacere
    Paternò sveglia e ora di uscire dal guscio e Gridare Paternò Libera

  5. Vivo al nord o al ‘continente’ come direbbe il nostro professore sindaco Mangano. Purtroppo la notizia e’ arrivata anche qui e i miei colleghi mi hanno preso per….il BIP.
    Mangano , comandante &company avete fatto ribaltare la Santa e i c….@. Mettetevi una bella maschera!!!!

  6. Beh.. vediamo se il prossimo con la fascia tricolore ci farà fare bella figura o passare da una figura di ” emme ” ad una di doppia ” EMME “….

  7. Complimenti alla figura di merda al comandante della polizia municipale !!!!!!! Bravo bravo per non dimenticare il. Sindaco

  8. Come già precisato, ‘Le iene’ non hanno fatto alcuna disinformazione. Dobbiamo semmai ringraziarli per non avere approfondito l’ intervista con Mangano e soprattutto con il comandante dei vigili. Sono i citati soggetti ad averci fatto fare la figura ‘di emme’ a livello colossale! Rimediate e bloccate i pagamenti ai portatori delle varette incriminate! ! !

  9. Beh, poteva andare molo peggio, anche perché dal servizio delle Iene esce comunque fuori il volto pulito della città e della festa. Resta comunque il gesto inqualificabile di cui, ahimè, ancora certuni provano a sminuirne la gravità, probabilmente per mascherare le proprie responsabilità. Sicuramente doveva farsi molto di più e molto prima per estromettere dalla città questi personaggetti con i loro divani rossi e la loro spavalderia. Doveva anche offrirsi alle telecamere dei media una voce forte e univoca da parte di tutta la Città, anche per evitare le tante inesattezze dette da pseudo giornalisti, piuttosto che perdere di vista l’essenza della questione e lasciarsi andare a polemiche di bassa lega…

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