IL TAR HA DATO RAGIONE AI GENITORI RITENENDO ILLEGITTIMA LA CHIUSURA DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DISPOSTA DAL SINDACO DI PATERNÒ

I sindaci non possono chiudere gli istituti comprensivi per covid ma devono allinearsi alle decisioni nazionali. Questa la sentenza del Tar di Catania, con il presidente Daniele Burzichelli che ha dato ragione ai genitori ritenendo illegittima la chiusura degli istituti comprensivi disposta con ordinanza contingibile e urgente dal primo cittadino di Paternò, lo scorso 9 novembre. Il sindaco Nino Naso  aveva ordinato la chiusura delle scuole pubbliche e parietarie dell’infanzia, elementari e medie, per contrasto al Covid 19 ma 12 genitori hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo chiedendo anche il risarcimento del danno.

Il Tar, come già espresso in sede di accoglimento dell’istanza cautelare, osserva che nel provvedimento sindacale si fa riferimento al fatto che a Paternò il numero dei contagi è aumentato e che parte venga rilevato tra la popolazione scolastica. E ciò, per il giudice amministrativo, non appare differente da ciò che accade in ambito regionale o nazionale. La decisione del sindaco di Paternò, quindi, interferisce con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal Dpcm del 3 novembre che collocava la Sicilia in zona arancione e che prevedeva la didattica in presenza nelle scuole elementari. Quindi, semplicemente, dalle motivazioni del sindaco non emergevano ragioni per le quali non allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione, considerato che per alcuni cittadini questo stop può portare a un’interruzione delle attività didattiche e dei servizi. Nessun risarcimento, invece, va disposto per i genitori che sostenevano di aver sofferto della decisione sindacale. Paternò non è l’unico Comune in Sicilia ad aver disposto la chiusura delle scuole lo scorso mese, tanti altri in diverse province avevano optato per la medesima scelta. Alla Regione non va giù che ci siano amministrazioni comunali che decidono di chiudere le scuole. O almeno, non se lo decidono senza un preventivo supporto dell’Asp.

A mettere il “cappello giudiziario” e la parola fine all’autonomia di ogni sindaco, quindi, ci ha pensato il Tar.

In una breve nota, il Portavoce del sindaco di Paternò Andrea Di Bella precisa che le motivazioni del TAR rese note in data odierna sono riferite alla vecchia Ordinanza di sospensione delle lezioni in presenza per le scuole dell’obbligo firmata dal sindaco di Paternò Nino Naso in data 9 novembre con validità fino al 3 dicembre scorso; Ordinanza i cui effetti sono stati sospesi dal TAR Sicilia a seguito di un ricorso.

Si precisa inoltre che è attualmente in vigore una nuova Ordinanza di sospensione delle lezioni in presenza per le scuole dell’obbligo firmata dal sindaco Naso il 28 novembre 2020 e valida fino al 22 dicembre 2020.