IMBROGLI SUI FONDI DEL PNRR, QUATTRO IMPRENDITORI DI ACIREALE FINISCONO NEI GUAI

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Acireale, nell’ambito di specifici controlli a tutela della corretta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, hanno portato alla luce un meccanismo con cui quattro imprenditori acesi sono riusciti ad avere indebitamente accesso a contributi erogati per mezzo di crediti d’imposta.

Le fiamme gialle hanno effettuato una serie di controlli mirati a garantire l’adeguato impiego dei finanziamenti destinati ai beni strumentali 4.0, come stabilito dal PNRR. I “beni strumentali 4.0” sono dispositivi e macchinari industriali caratterizzati da tecnologie digitali capaci di analisi dati in tempo reale.

Obiettivo principale di questi beni è migliorare l’efficienza e la competitività delle aziende attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia.

I mirati controlli dei militari acesi hanno constatato che, sebbene gli imprenditori avessero investito in beni strumentali dotati della capacità di scambiare informazioni, i dati generati non venivano sfruttati per ottimizzare l’efficienza all’interno delle loro aziende. Il mancato utilizzo della caratteristica dell’interconnessione viola i requisiti obbligatori dettati dalla norma, privando l’utente del diritto al relativo beneficio.

Le attività ispettive hanno portato a constatare il mancato utilizzo in chiave tecnologica dei beni strumentali acquistati dalle società, permettendo di dimostrare che il fine ultimo delle imprese non fosse quello di favorire l’automatizzazione dell’impianto aziendale, bensì quello di servirsi delle agevolazioni fiscali al solo fine di sottrarsi al pagamento dei dovuti tributi erariali.

È stato accertata l’indebita maturazione di crediti d’imposta per circa 184.500 euro e l’utilizzo non consentito di parte degli stessi per circa 103.000 euro.