IMPENNA LA VENDITA DI MASCHERINE FFP2 DOPO OBBLIGO, COSTI MOLTIPLICATI SENZA PREZZO CALMIERATO

“Negli ultimi giorni abbiamo avuto una escalation di vendita di mascherine Ffp2 e c’è grande affanno.

In meno di una settimana abbiamo venduto quanto si vendeva in un bimestre, circa il 70% in più.

Per ora c’è copertura del fabbisogno e stiamo provvedendo a rifornire i magazzini con forniture ‘rash’, come il carico arrivato ieri a Malpensa e immediatamente distribuito in tutta Italia”. A spiegare all’ANSA gli effetti dell’ordinanza del 23 dicembre che impone l’utilizzo di Ffp2 per trasporti, viaggi, cinema e teatri, è Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, associazione che rappresenta le aziende di distribuzione intermedia del farmaco dei titolari di farmacia.

Fino a oggi, “di Ffp2 non se ne vendevano moltissime. Le chirurgiche, pur se meno efficaci contro il Sars-Cov-2,infatti, erano preferite in quanto più economiche e pratiche. L’ultima ordinanza però ha portato a un boom di vendite.

E’ difficile dare numeri precisi”, spiega Mirone, perché di Ffp2 ne esistono diversi modelli identificati da diversi codici di vendita. “Ma se, per coprire la domanda, nei mesi precedenti, bastavano pochi fornitori, ora invece abbiamo dovuto attivare più canali di approvvigionamento, così da aumentarne la platea”. Le aziende si sono attivate per far sì che eventuali carenze non durino più di qualche ora. “Eventuali carenze sono sporadiche e sono fenomeni isolati, la rete distributiva riesca a tappare i buchi in fretta. La tempestività di arrivo della merce è assicurata al massimo in 24 ore”. Tramite distributori europei, “quasi tutto arriva dall’oriente e soprattutto dalla Cina”.

La crescita che vediamo in Italia si vede un po’ in tutta Europa, come in Spagna, Francia e Germania”. Altrove, conclude Mirone, “questo fenomeno è andato di pari passo con un aumento prezzi, cosa che non registriamo in Italia e speriamo non accada”.