INFLUENZA AVIARIA, IL MONITO DELL’OMS:” NON BEVETE IL LATTE CRUDO”

L’influenza aviaria sta creando non pochi grattacapi – soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Ue – a causa della sua capillare diffusione in numerosi allevamenti bovini: un’estensione così elevata del virus H5N1 che l’uomo conosce già da molti anni ha spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a dare alcuni avvertimenti specialmente su come deve essere consumato il latte per evitare qualsiasi rischio.

Anche se in Europa e in Italia non si registrano, al momento, focolai di aviaria degni di nota come quelli americani, l’invito è stato esteso a tutto il mondo.

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato perchè non va consumato il latte crudo. “In tutti i Paesi le persone dovrebbero consumare latte pastorizzato perché il virus è stato rilevato nel latte crudo negli Stati Uniti, ma i test preliminari mostrano che la pastorizzazione lo uccide”.

Nessuna emergenza, quindi, soprattutto per gli esseri umani dal momento che la prima e unica persona contagiata (un contadino texano) fino a questo momento ha mostrato soltanto sintomi sovrapponibili con quelli dell’influenza (nello specifico una congiuntivite).

Certamente, però, negli Stati Uniti l’allerta è sicuramente elevata dal momento che in decine di allevamenti di mucche da latte circola questo virus.

“Per il momento è stato segnalato un solo caso umano, almeno 220 persone sono monitorate e altre 30 sono state sottoposte a test. Finora il virus non mostra segni di adattamento alla diffusione tra gli esseri umani, ma è necessaria una maggiore sorveglianza”, sottolinea il numero uno dell’Oms.