INFLUENZA, BOOM DI CASI: GIÀ 2,5 MILIONI, MAI COSÌ TANTI DALLA STAGIONE 2009-2010

L’influenza in Italia corre veloce. «Cresce sensibilmente il numero di casi. Nella settimana 21-27 novembre, l’incidenza è pari a 12,9 casi per mille assistiti (9,5 nella settimana precedente), i casi stimati sono 762 mila, per un totale di circa 2,55 milioni di casi a partire dall’inizio della sorveglianza», registra il rapporto Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità. «Risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica, in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti. Era 29,6 nella settimana precedente».

L’influenza corre come non avveniva dalla stagione invernale 2009/2010. L’incidenza «nella fascia di età 5-14 anni è 25,02 per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni è pari a 10,10 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,04 casi per mille assistiti». Il numero di bambini colpiti dai virus dell’influenza è di gran lunga più elevato rispetto a quello registrato nelle ultime due stagioni invernali. Sono tre le Regioni a essere più colpite dall’influenza, con «un’incidenza che ha superato la soglia del livello di entità molto alta»: si tratta di Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria.

«L’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo. Siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009, con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Qualcuno dice di rimettersi le mascherine, io dico assolutamente no. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato». Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale Policlinico San Martino di Genova. «Oggi l’incidenza è altissima tra i bambini piccoli, poi toccherà a adulti e anziani. I piccoli perderanno qualche giorno di scuola, ma i nonni finiranno in ospedale? Gli anziani in queste due settimane che ci separano dal Natale invece di correre a fare i regali dovrebbero correre a fare il vaccino antinfluenzale».