Investimenti a capitale garantito senza appeal: come si è arrivati a questa situazione e l’alternativa del trading online

Allo stato attuale, uno dei tratti caratteristici degli italiani, storicamente abituati a risparmiare i soldi guadagnati col proprio lavoro, è diventato un esercizio alquanto complesso. Stiamo parlando degli investimenti in ambito finanziario, un caposaldo della cultura italiana, che, nonostante la forte perdita del potere d’acquisto dei cittadini dello Stivale, resta una delle prerogative delle famiglie nostrane.

Una peculiarità che nel recente passato, complici le crisi finanziarie del 2008 e 2011, si è rivelata, in svariati casi, un autentico toccasana, consentendo a diverse persone di poter integrare i sussidi economici. Il verbo “risparmiare”, di conseguenza, è sempre di grande attualità. In special modo in questo momento, dove, a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, l’economia, purtroppo, è tornata ad arrancare.

La crisi del 2008: principale fattore scatenante della perdita di appeal del free-risk

Investire nel mondo finanziario, però, è ben diverso rispetto a qualche anno fa, quando la maggior parte degli italiani si affidava, in buona sostanza, a tre asset finanziari ben precisi, salvo una sparuta minoranza che investiva anche nel mondo azionario: titoli di stato; obbligazioni bancarie; polizze vita di Ramo I. Strumenti finanziari, quelli poc’anzi citati, che, di fatto, garantivano la restituzione del capitale investito – maggiorato degli interessi durante la vita del titolo (bond sovrani o bancari) o al termine del medesimo (polizze vita) – ad una scadenza predeterminata all’atto di sottoscrizione dei titoli stessi.

Negli ultimi dieci anni, però, il quadro è letteralmente mutato, rendendo praticamente nulla l’appetibilità di questi strumenti finanziari. A modificare radicalmente il contesto è stata la crisi dei mutui subprime, che nel 2008, partendo dai paesi anglosassoni per poi estendersi nel resto del mondo, ha causato una crisi finanziaria come senza eguali negli ultimi ottant’anni. E i cui segni, emergenza sanitaria a parte, sono restati tutto sommato evidenti ancora oggi.

Le banche centrali di tutto il mondo, alcune con un tempismo straordinario (Federal Reserve), altre con colpevole ritardo (Banca Centrale Europea), hanno azzerato i tassi d’interesse ufficiali, al fine di sostenere l’economia e cercare di reggere all’onda d’urto della crisi. E se negli States, nell’epoca pre-coronavirus, questa fase era stata ormai superata, in Europa, invece, la politica dei tassi d’interesse in area negativa prosegue imperterrita ormai da diversi anni e, complice l’avvento della pandemia, proseguirà ancora a lungo.

Una serie di fattori che ha impattato nel mondo dei cosiddetti titoli “free-risk”, che attualmente generano profitti molto modesti, se non nulli, specie nel breve periodo. La miglior prova, in tal senso, la forniscono i BTP: le scadenze sino a cinque anni, non generano alcun tipo di rendimento positivo. In questo contesto, alcuni risparmiatori, speranzosi che i titoli “free-risk” – presto o tardi – tornino ad essere appetibili, lasciano i soldi fermi ed immobili sul conto corrente.

Volatilità nei mercati finanziari: il trading online è la scelta più opportuna

Una scelta che, traslata nel medio-lungo periodo, risulta particolarmente dannosa: le spese bancarie, e la mancata rivalutazione dei propri denari, svalutano il capitale depositato in conto corrente. Una alternativa, decisamente valida, è rappresentata dal trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita sfruttando i canali remoti più diffusi, quali smartphone, pc o tablet.

Per ottemperare a questo tipo di operatività, è necessario accedere alla piattaforme per fare trading online, scegliendo quella maggiormente adatta alle proprie esigenze e, soprattutto nel caso si fosse novelli del trading online, facendo ricorso ai conti Demo nonché le guide presenti all’interno delle stesse. Investire sfruttando la grande rete telematica, infatti, consente di ottenere dei guadagni anche nelle fasi ribassiste, grazie, in primis, alla grande varietà di asset presenti nel mondo finanziario online.

Oltre ai titoli obbligazionari ed azionari, già reperibili mediante gli sportelli bancari e postali, i broker finanziari online consentono di accedere, in modo semplice e celere, ad alcuni asset come Forex, CFD (Contract for Difference) e Criptovalute, che possono ben integrarsi con gli storici strumenti finanziari dello sportello ed essere maggiormente resilienti all’attuale volatilità presente nei mercati grazie ad una buona ed efficace diversificazione.