ISOLA DELLE FEMMINE IN VENDITA PER 3 MILIONI E MEZZO DI EURO, L’ANNUNCIO SUL SITO DI UN’AGENZIA IMMOBILIARE

L’annuncio di vendita dell’Isola delle Femmine è apparso sul sito della Romolini Immobiliare di Anghiari, in provincia di Arezzo, specializzata nella vendita di proprietà di prestigio, per “soli” 3 milioni e 500 mila euro è possibile acquistare l’isola a due passi da Palermo e dall’aeroporto di Punta Raisi.

Nell’avviso di vendita si legge:

Sull’isola sono presenti dei resti di epoca romana, probabilmente risalenti al periodo successivo la seconda guerra punica, sotto forma di vasche in pietra e calcestruzzo per la preparazione di un piatto tipico di quell’epoca a base di pesce.
Al medioevo risalgono invece il pozzo e alcune vasche impiegate per la raccolta delle acque piovane.

La torre presente al sommo dell’isola fu costruita nel XVI secolo come parte di un progetto di difesa della Sicilia contro gli attacchi delle navi barbaresche (il progetto affonda le sue radici nel XIV secolo e fu portato poi avanti per diversi anni secondo necessità). Come per varie altre torri coeve, è riconoscibile nel progetto la mano dell’architetto fiorentino Camillo Camilliani.
Originariamente su due piani e oggi costituita dal solo piano terra, la torre presenta una base quadrata (247 mq). Il piano terra era diviso in tre ambienti coperti con volte a botte usati come cisterna (due locali) e polveriera. Dalla polveriera si saliva al piano superiore tramite dei fori nella volta per giungere agli alloggi della guarnigione e da qui, tramite una scala in legno, si aveva accesso al tetto su cui erano presenti i pezzi d’artiglieria.
La torre è attualmente in stato molto degradato, anche a seguito dei pesanti danni riportati durante lo sbarco anglo-americano in Sicilia nell’ambito dell’Operazione Husky nel 1943. Dopo il conflitto, la torre non è mai stata sottoposta a restauro e l’incuria ha contribuito all’ulteriore degrado della torre.
L’edificio è ricostruibile rispettando la cubatura originale ed è possibile ottenere un finanziamento dall’Unione Europea o dal Ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo commerciale e turistico dell’isola.