L’ARCHEOCLUB ITALIA DI PATERNÒ HA PORTATO A TERMINE CON SUCCESSO L INIZIATIVA ” I GIOVANISSIMI ALLA SCOPERTA DI PATERNÒ MEDIEVALE “.

“Nella giornata del 30 maggio 2022 l Archeoclub Italia di Paternò ha portato a termine con successo l iniziativa ” I giovanissimi alla scoperta di Paternò medievale “.

All iniziativa ha aderito con entusiasmo la Scuola Media statale ” Virgilio ” della stessa città, attraverso la partecipazione di tre classi seconde accompagnate dai rispettivi professori i quali hanno collaborato con il Presidente Domenico Triolo e il Segretario Professor Giacomo Paternò per l attuazione del piccolo ma interessante progetto. Il nutrito gruppo di studenti ha iniziato il suo ” viaggio ” nel tempo partendo dalla Chiesa di Santa Barbara per raggiungere la prima tappa del percorso ovvero la Chiesa di Santa Maria della Valle di Josafhat detta la Gancia.

I ragazzi hanno ascoltato con piacere la descrizione e la Storia di questa Chiesa Fortezza fatta costruire da Adelasia del Vasto, terza giovanissima moglie del Gran Conte Ruggero Primo D Altavilla nel 1092 anno del loro matrimonio. La regina fece venire nei suoi possedimenti in Sicilia i Benedettini che si trovavano in Palestina a seguito dei Templari che combattevano per la liberazione del Santo Sepolcro durante le Crociate. Essi vollero chiamare la Chiesa di Santa Maria della Valle di Josafhat con il nome della Valle dove era stata scoperta la tomba di Maria Madre di Gesù.

La Chiesa venne consacrata nel 1123 e diventò insieme all’annesso Monastero il “centro ” di Paternò nel medioevo. Grazie alla laboriosità dei monaci e alle loro competenze economiche per l epoca avanzate, il luogo definito Gancia cioè luogo ove si accumula il grano, diventò un fiorente luogo di produzione economica oltre che spirituale, con annessi magazzini ove insieme all’accumulazione delle derrate alimentari vi erano laboratori artigianali di vario tipo( del legno, della lana ecc)

La Gancia era diventata luogo di smistamento e commercio poiché i Benedettini siciliani sollevano spedire prodotti anche in Palestina ove erano rimasti altri confratelli. Si può affermare che quasi tutti i paternesi del tempo lavoravano alle dipendenze della suddetta Chiesa.

La viva partecipazione dei ragazzi ci ha incoraggiato nella continuazione della perlustrazione del territorio raggiungendo la seconda tappa del percorso ovvero la Chiesa di San Marco, monumento dalle origini piuttosto incerte ma collocabile da approfonditi studi condotti dalle Professoresse Maria Carmela e Rosa Maria Crisafi nel loro bellissimo testo”Un inedito episodio artistico medievale”, anteriormente alla data 1297, anno in cui il Monastero di San Marco viene citato in un atto di permuta , poiché di solito il monastero veniva edificato dopo la Chiesa, si presuppone che essa sia stata costruita anteriormente alla data citata e sia di origine bizantina.

Monumento per lunghissimo tempo abbandonato è stato riscoperto e rivalutato nella seconda metà del secolo scorso. Miracolosamente dire si sono conservati alcuni affreschi di stile bizantineggianti sulla parete sinistra dell’unica navata che rappresentano San Marco mentre scrive il primo Vangelo. La Chiesa ha resistito al terremoto del 1693 ma non all’incuria del tempo, recuperarla è stato importante non tanto per l importanza del manufatto in se stesso , quanto invece per il ” recupero” della nostra Storia e delle nostre radici culturali.

Anche verso questo monumento l attenzione dei giovanissimi visitatori è stata alta, con grande soddisfazione di tutti gli organizzatori i quali si erano prefissati come obiettivo la sensibilizzazione dei giovani concittadini verso le bellezze artistiche e monumentali del luogo ove essi risiedono, poiché solo conoscendole si possono apprezzare e tutelare.

Penso che questa pratica della riscoperta e della rivalutazione dei beni culturali del proprio territorio si debba sempre più diffondere e incrementare perché tutti i cittadini possano raggiungere una cognizione di causa che renda tutti custodi consapevoli dei tesori che questo territorio contiene.”