La piaga di Paternò è il traffico: mica (ad esempio) il Piano regolatore che non c’è

95047.it E certo che in città va tutto bene. “Anzichè starvi a lagnare, perchè non fate qualcosa?” canta il disco rotto del potere sbirciando la sua lista ormai consunta dei buoni e cattivi. Quelli che fanno il controcanto al potere e, se solo ti permetti di avanzare una critica, cercano di dimostrarti, con stratagemmi da azzeccagarbugli, che questa è davvero la migliore delle città possibili. E allora facciamola “qualcosa” va.
Ad esempio, tiriamola fuori questa storia del Piano Regolatore Generale sulla quale abbiamo atteso invano che qualcuno prendesse seriamente posizione. Un’attesa inutile. Perché a parte qualche rarissimo intervento, si è rimasti in silenzio. Zitti e buoni fino all’autolesionismo: il chè è tutt’altro che una forma civiltà. E’, semmai, immobilismo. Forse (ed è l’unica giustificazione ingiustificabile) persino rassegnazione.
 Ma veniamo ai fatti. Con il Prg ormai scaduto da otto anni (leggasi 8) la Regione invia ad inizio estate il suo bel commissario ad acta (pagato da noi). La facciamo breve: la delibera finale ha decretato l’istituzione di un ufficio che si occuperà di redigere quello che un giorno sarà il nuovo Prg. Morale della favola: si è perso talmente tanto tempo (con la solita giustificazione che non vi sono soldi) che tutti i denari che sono stati spesi negli anni addietro – e non parliamo di briciole ma di bei soldini pubblici – sono stati praticamente bruciati. Pazzesco. E inaccettabile. Eppure: quanto silenzio. Il “delitto”, del resto, è di quelli quasi perfetti: la decisione è ufficialmente della Regione. Già, ma le negligenze di chi era chiamato ad agire affinchè non si arrivasse a questo punto? Come sempre, non ci sono colpevoli.
 Per la cronaca, all’ufficio non viene assegnata alcuna scadenza. E “lavorerà” un solo giorno alla settimana: il mercoledì. Da repubblica delle banane.

Il centro storico cade a pezzi. A Scala Vecchia i Contratti di quartiere si sono ridotti alla costruzione di nuovi alloggi. Da ogni altra parte della città non c’è una nuova sola idea che parli di sviluppo: almenochè non si parli di supermercati.
 Ma va tutto bene, figuriamoci. Perché parlare di queste cose? Suvvia. Al limite parliamo di altro: in fin dei conti, si sa che a Paternò l’unico problema è il traffico. Tranne il mercoledì: il giorno in cui ogni cosa trova per magia una soluzione.

3 Comments

  1. Ma di scriverli nero su bianco questi nomi NO?? o devo credere che per paura di essere querelati o perdere il lavoro non si abbia il coraggio di Farlo??? (ANCHE PERCHÉ SE È VERO CHE LI CONOSCIAMO TUTTI IL PROBLEMA NON ESISTE ). Io non li sò….. e se è vero che tra un pò mi verranno a chiedere il voto non pensate che dovrei saperlo ?? ” VIVA I DICO NON DICO… VIVA L’OMERTÀ!!!!”

  2. Vorrei rispondere al lettore in modo sintetico il commissario è stato inviato dalla regione perché in 8 anni ne la vecchia amministrazione ne quella attuale è stata in grado di redigere il nuovo P.R.G. del comune, il Piano Regolatore Generale importante strumento per poter dare un indirizzo allo sviluppo futuro della città, i nomi che lei chiede sono ben noti a tutti ed e inutile citarli sono gli stessi che tra qualche mese si presenteranno a chiedergli il voto.

  3. Egr. Dott. Distefano,
    Ho letto tre volte il Suo articolo e non ho capito niente.
    Vuole, cortesemente, decriptare il suo scritto aggiungendo nomi, cognomi,fatti ed antefatti al solo fine di mettere i cittadini contribuenti in condizione di capire che cosa è successo e, sopratutto per colpa di CHI?, in maniera chiara ed inequivocabile ??
    Vuole descrivere, per favore, gli eventuali e/o potenziali interessi occulti che, inevitabilmente, si celano o si potrebbero celare dietro tutta questa ennesima, vergognosa faccenda ??
    Io sono convinto che i cittadini abbiano legittimo ed incondizionato diritto di sapere e capire. ed è suo preciso dovere professionale informarli correttamente. Non crede?
    Grazie e Buon lavoro

I commenti sono chiusi.