La sentenza sui capannoni di Schettino: arriva la richiesta danni al Comune

95047.it Esattamente un anno fa, la Corte d’Appello di Catania aveva disposto il dissequestro immediato dei quattro capannoni “incriminati” e assoluzione penale piena per i fratelli e imprenditori paternesi Di Cavolo della Esperia Group srl. L’assoluzione riguardò anche l’ex funzionario del Comune di Paternò, Francesco Alì.
Una sentenza chiara che riguardava la vicenda dei capannoni di contrada Monafria sui quali gli inquirenti avevano portato avanti l’accusa di abuso d’ufficio, peculato e lottizzazione abusiva.
La Corte d’appello di Catania ribaltò senza mezzi termini quella che era sta la decisione dei magistrati di primo grado: una questione che si trascinava dagli anni 2007 e 2008. L’impianto accusatorio degli investigatori si basava sul fatto che la destinazione d’uso sarebbe stata cambiata inopinatamente da agricola a industriale con conseguente “raggiro” delle concessioni edilizie.
 Ebbene, oggi – come detto, a distanza esattamente di un anno – arriva anche la richiesta di risarcimento danni da parte della Esperia Group che il danno dalla vicenda l’ha subìto, eccome.

Un risarcimento quantificato in circa 140 mila euro. Tocca adesso al Comune di Paternò difendersi. Sarà il legale del municipio paternese Alfio Platania ad affrontare la causa dinanzi al Tar di Catania.