L’ETNA TORNA A FARSI SENTIRE, FORTI TREMORI E CENERE LAVICA FINO A 4.500 METRI

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 02:12 UTC si osserva un incremento dell’attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est. L’attività esplosiva produce una nube di cenere vulcanica che raggiunge i 4500 m di altezza ed è dispersa in direzione SW. Permane l’attività esplosiva al cratere Voragine con periodica emissione di cenere che si disperde rapidamente in prossimità dell’area sommitale.
L’ampiezza del tremore vulcanico, rispetto a ieri, ha subito un moderato incremento, con ampie oscillazioni intorno a valori medi e alti. Attualmente, i valori di ampiezza sono alti e la sorgente del tremore continua ad essere localizzata in prossimità del Nuovo Cratere di SE. L’attività infrasonica ha mostrato un moderato incremento e le sorgenti sono principalmente localizzate in corrispondenza del Nuovo Cratere di SE.
Le deformazioni del suolo non evidenziano variazioni significative.