LETTERA DI UN VIGILE DEL FUOCO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Così come ricevuta publichiamo la lettera aperta di Carmelo Barbagallo (Usb) al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

Caro presidente Mattarella, a scriverle questo grido d’aiuto è Carmelo Barbagallo, sindacalista catanese, ma soprattutto vigile del fuoco.

Come i governi più volte hanno detto “dopo ogni funerale, ogni grande emergenza, i vigili del fuoco, non hanno più bisogno di ricevere pacche sulle spalle, vogliono fatti concreti e non promesse”.

Noi Vigili del fuoco siamo presenti ogni giorno, 24 ore su 24. Siamo pronti a intervenire per ogni emergenza e catastrofe.

Come lei già saprà noi purtroppo non abbiamo nessuna copertura assicurativa, non abbiamo nessun riconoscimento delle malattie professionali e, spesso e volentieri, siamo costretti a pagare le spese sanitarie di tasca nostra. Nonostante il nostro spirito di abnegazione, che ci viene più volte riconosciuto, siamo, dopo il primo risalto mediatico, totalmente abbandonati a noi stessi.

Abbiamo, infatti, il fuoco che ci scorre nelle vene, tanto spirito altruistico e patriottico, che ci porta in prima linea davanti al pericolo, per la salvaguardia del singolo cittadino e della collettività.

Ma se ci facciamo male, se ci ammaliamo restiamo soli.

Caro presidente noi Vigili del Fuoco, siamo i meno pagati rispetto agli altri corpi dello Stato.

Dobbiamo pagare anche le medaglie e le onoreficenze.

L’Italia è un territorio ad alto rischio, sismico, ambientale ecc……serve investire sui Vigili del fuoco, ormai la Repubblica italiana è fondata proprio sui soccorritori. Le nostre parole auspichiamo siano ascoltate almeno da lei, Uomo di grande personalità ed umanità.

Mai più di oggi la sfiducia del corpo più amato dagli è così alta.

Caro presidente, la saluto è ricordiamo che, noi Vigili del fuoco, Non pretendiamo stipendi da parlamentari o da dipendenti della camera, ma dignitoso.

Ad ogni emergenza tutti lì a volerci dare un premio o una pacca o benemerenza, a pagamento o pazienza. Passato l’evento, via le parole vanno via come il vento. A rimanere le poche tutele, lo stesso stipendio e le tante promesse, quelle che siamo stanchi di sentire.

Le attrezzature e i mezzi rattoppiamo, per mezzo della nostra mano. Si noi siamo gli eroi dell’evento ……ma una cosa non è da dimenticare caro Presidente << SIAMO UMANI>> abbiamo emozioni, quelle emozioni e strascichi che ti porti nella vita dentro.

Ma una cosa è sicura, caro Presidente, NOI SIAMO I VIGILI DEL FUOCO ! GLI ANGELI DELLA GENTE!

Carmelo BARBAGALLO
USB VIGILI DEL FUOCO