LO SPID DELLE POSTE SARÀ A PAGAMENTO SE EFFETTUATO ALL’UFFICIO POSTALE

Richiedere lo spid alle Poste, di persona e in presenza, non sarà più un’operazione gratuita, ma costerà 12 euro Iva inclusa.

Nei 12.700 uffici postali italiani, dal 4 novembre, le persone che hanno bisogno della loro identità digitale e che non riescono ad attivarla attraverso i servizi informatici messi a disposizione da Poste Italiane, dovranno corrispondere un pagamento presso gli sportelli.

Chi fa richiesta dello Spid Poste, da tempo può avvalersi di diverse procedure per l’identificazione finale del cittadino che ha bisogno dello strumento.

Si può facilmente operare senza recarsi in nessun ufficio ma con l’ausilio di un SMS su cellulare certificato associato ad un prodotto Bancoposta o Postepay, utilizzando un lettore Bancoposta e carta Postamat, sfruttando la Carta d’Identità Elettronica con PIN, la Carta Nazionale dei Servizi con PIN, il Passaporto Elettronico o la Firma Digitale. Tutte le soluzioni fin qui elencate sono gratuite e finora lo era anche la possibilità di presentarsi ad un operatore di sportello per una verifica e per l’attivazione finale dell’identità elettronica.

Come si apprende dallo stesso sito delle Poste, è sempre possibile ottenere lo Spid Poste definitivo con riconoscimento presso lo sportello ma l’operazione comporterà un costo di ben 12 euro, IVA inclusa. Naturalmente poi, l’appuntamento per la specifica procedura dovrà pure essere prenotato per tempo attraverso il ticket dedicato.

Non c’è dubbio che l’importante cambiamento vada a sfavore di un certo numero di cittadini italiani, obbligati a dotarsi di Spid per accedere a molti servizi online della Pubblica Amministrazione.

Sono le fasce più deboli degli anziani che subiranno l’ennesima novità a loro sfavore. Proprio per quest’ultima tipologia di utenti la procedura con operatore allo sportello era di certo la più congeniale, soprattutto per quelle persone poco inclini alla tecnologia.

La scarsa pratica degli strumenti digitali e online costerà cara d’ora in poi a chi, alla fine, comunque si recherà in negozio per validare la sua identità digitale.