NADIA TOFFA, L’ARRIVO DELLA SALMA ALLA CAMERA ARDENTE AL TEATRO SANTA CHIARA DI BRESCIA

La salma di Nadia Toffa, accompagnata dalla madre, è stata sistemata nella camera ardente allestita al teatro Santa Chiara di Brescia.

Ad attenderla un centinaio di persone che si sono messe in coda per portare l’ultimo saluto alla presentatrice delle Iene, scomparsa all’alba a soli 40 anni stroncata da un tumore.

I funerali saranno celebrati la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città.

Toffa era ricoverata da inizio luglio alla Domus Salutis di Brescia.

Le condizioni della conduttrice delle Iene, che a Brescia era nata 40 anni fa, si erano aggravate a maggio e agli amici bresciani aveva riferito di sentirsi sempre più debole.

Era nata a Brescia, il 10 giugno 1979 la conduttrice televisiva , nota per la.conduzion del programma di Italia 1, Le Iene

La conferma arriva con un commovente saluto dei colleghi delle IENE:

E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI.
Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi.
D’altronde nella vita hai lottato sempre.
Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse é per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi.
Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi.

Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “IL male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio.
“Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”.

E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.
Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre.
Niente per noi sarà più come prima.