Nel 2015 solo il 20% dei paternesi ha finora pagato la tassa della spazzatura

95047.it Il pagamento della famigerata Tares, ovvero la tassa sui rifiuti, è ferma al palo. A pagare le bollette nel 2015 è stato finora solo il 20% della popolazione paternese. Numeri sconfortanti ma che fotografano al meglio quello che è il rapporto con una delle tasse più controverse ed inique di sempre. Una storia che parte da lontano: anzi, da lontanissimo. Da quando gli Ato (acronimo che sta per Ambito territoriale ottimale, ma di ottimale non hanno avuto ovviamente nulla) di fatto imposero ai consigli comunali di approvare tariffe legate al servizio di raccolta rifiuti a dir poche scandalose. Altri tempi, per nulla lontani, ma che oggi come allora si abbattono sul portafogli di ogni singola famiglia: nessuno ha scampo. Un cane che si morde la coda: un circolo vizioso dal quale pare impossibile tirarsi fuori.

Ed allora, si diceva, finora quest’anno ha pagato solo il 20% dei paternesi. Poco. Davvero troppo poco. Ma c’è anche da comprendere che c’è chi proprio non ce la fa a pagare. 
“Stiamo provando in tutti i modi ad arrivare all’abbattimento delle tariffe – spiega l’assessore al ramo, Turi Milicia -: questo aiuterebbe certamente a convincere le persone a pagare ed a migliorare il servizio”.
Un servizio che – aggiungiamo noi – andrebbe anche migliorato: “Certamente – conclude Milicia -. Il servizio di raccolta differenziata, tuttavia funziona: semmai, è sulla pulizia delle strade che occorre migliorare. Prendete via Garibaldi: qui tante volte viene impossibile pulire per via delle auto parcheggiate; stiamo vagliando la possibilità di intervenire chiedendo, una volta ogni tanto, di evitare il parcheggio. Qui come in altri posti della città”.

Infine, resta il dato della raccolta differenziata che negli ultimi mesi è stato caratterizzato anche dalla chiusura delle piattaforme di umido. Il dato, anche se non ufficiale, resta basso: sembrerebbe di poco superiore al 20%. Bollette a parte, la strada da fare è ancora tanta.

4 Comments

  1. forse la dusty si potrebbe definire una sorta di associazone a delinquere legalizzata , fateci caso; ,lavorano intere famiglie e quando dico famiglie intendo dire padre e figlio , per non dire interi nuclei familiari composti da ziii,nipoti cugini ,sara coincindenza ? caso ?o che cosa ?

  2. la dasty che si e giudicata l alpalto a
    Paternò, a l pubblico di tagliare l erba, pulizie delle strade, raccolta differenziata, e spruzzare inzetticide per le strade, cosa che non sta facendo per mancanza di operai il comune pensa solo a risparmiare, e non a i nostri diritti, come lilluminazioni pubblica in certe zone a Paternò non ce già da mese ed ancora tanto altro, che il s. sindaco faccia le cose giuste in questo paese di Paternò,ed non a fregarsene facendo l indiferente ,a dire sempre che non ci sono soldi, non si può potare un paese alla rovina nel cercare la scusa che il comune non a soldi.

  3. Licenziare tutti quei delinquenti che lavorano alla nettezza urbana ed impiegare persone oneste e Lavoratori con la L maiuscola che facciano veramente il loro lavoro.
    Fin quando il potere sarà in mano ai delinquenti abbiamo voglia a pagare…

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