Nicolosi, mamma ventenne uccisa a coltellate

95047.it AGGIORNAMENTO: I carabinieri hanno fermato il suo ex, Luca Priolo, 24 anni, a Milano, ma al momento nessun elemento collega la denuncia e il delitto.

LA CRONACA. Una ventunenne è stata uccisa con diversi colpi di arma da taglio nella sua auto a Nicolosi, nel Catanese. La vittima si chiamava Giordana Di Stefano e nel 2013 aveva denunciato episodi di stalking. Da allora non aveva più segnalato minacce e non aveva neppure nominato un proprio avvocato. Indagini sono in corso per accertare eventuali collegamenti con l’omicidio: i carabinieri stanno cercando il suo ex, ma al momento nessun elemento collega la denuncia e il delitto. Sul posto carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania e il pubblico ministero Andrea Sorrentino. La ragazza è stata trovata morta all’interno di un’Audi A2 di colore grigio metallizzato alla periferia di Nicolosi, in via Monpeluso, nei pressi di via Alfredo Mazzei.

Nell’esposto per stalking presentato nel 2013 la 21enne segnalava di avere ricevuto messaggi assillanti e degli appostamenti. Da allora nessun altra denuncia. Il procedimento è stato regolarmente incardinato ugualmente dalla Procura di Catania che ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato. La prima udienza si sarebbe dovuta tenere stamattina ma è stata rinviata perché il legale dell’imputato ha chiesto il ricorso a riti alternativi ipotizzando anche una bonaria risoluzione. La giovane donna non aveva nominato un avvocato e non aveva dato più seguito alla sua denuncia.

Giordana lascia una figlia di quattro anni. Sul suo profilo Facebook c’è una foto con la figlia e un giovane davanti la torta di compleanno il 27 agosto scorso. La vittima era una ballerina e partecipava a eventi e spettacoli nella Sicilia orientale. Su Fb ha 691 amici, tante foto con la figlioletta, molti selfie con amiche. Quest’estate sembra che qualcosa non andasse nel rapporto che la Di Stefano aveva con qualcuno. Il 4 settembre posta: ”Ballavo per un disperato bisogno fisico di muovermi,voltarmi, correre… Ballavo perché il mio corpo doveva scaricare nell’aria circostante violente energie compresse che non sapevo dove mettere, come trattare. Era una forza misteriosa,silenziosa, completamente padrona di me, della quale non sapevo cosa fare…”. Il 4 agosto sotto la scritta ”ho smesso” ha pubblicato questo post: ”Uno degli errori più grandi che si possano fare è tenere vicino chi sgretola la tua autostima, piano, con gesti apparentemente inconsapevoli”. E ancora: ”Bisogna fare attenzione alle parole che si dicono… Le parole sono armi senza scampo, affilate e pericolose… Ti si appigliano addosso e non te ne liberi più… Ci sono schiaffi che si perdonano e parole che non lasciano scampo….!!!! Alcune parole non si perdonano…. Buonanotte…!!!!!”.