OGGI FIACCOLATA IN RICORDO DI MOHAMED MOUNA, VITTIMA DEL CAPORALATO, ASSASSINATO A PATERNO’ IL 4 FEBBRAIO 2024

Si svolgerà oggi 7 maggio alle ore 18 la fiaccolata commemorativa in ricordo di Mohamed Mouna, il cittadino marocchino di 27 anni ucciso a Paternò lo scorso 4 febbraio.

Come accertato dalle indagini condotte dalle Forze dell’Ordine, Mohamed veniva accoltellato mortalmente dal suo caporale solo perché chiedeva di essere retribuito per il lavoro svolto nelle campagne.

La fiaccolata, organizzata dalla “Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà” che raccoglie diversi soggetti del terzo settore – la Comunità ecclesiale di Paternò, l’ANPAS, l’ANPI, 5 gruppi Scouts Agesci di Paternò, l’Associazione Italiana guide e scouts d’Europa cattolici, il Comitato Mamme in Comune, il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, l’Associazione Città Viva, la Comunità Islamica di Paternò, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Andiamo Avanti, il Centro promozione per la famiglia Don Luigi Luggisi – avrà luogo a Paternò e partirà da Piazza Vittorio Veneto e giungerà sino alla fine di via Verga.

I luoghi individuati dal passaggio della fiaccolata sono quelli maggiormente carichi di significato: Piazza Vittorio Veneto è il luogo da cui partono giornalmente i mezzi che accompagnano i lavoratori sui luoghi di lavoro e via Verga è la strada in cui Mohamed Mouna è stato assassinato.

Tutto a poche centinaia di metri dalla baraccopoli di Contrada Ciappe Bianche, luogo in cui molti lavoratori sono costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti.

“La fiaccolata che abbiamo voluto organizzare a 3 mesi dal brutale assassinio di Mohamed e in concomitanza con la Festa del Lavoro – dichiara Don Salvatore Mazzamuto, Referente della Rete e Responsabile del Servizio mensa della Caritas “La Bisaccia del Pellegrino” – non è solo un momento per ricordare il sacrificio di un ragazzo che, in cerca di un lavoro dignitoso e di una condizione di vita migliore, ha pagato con la propria vita la giusta protesta per non essere stato retribuito, ma deve servire a ricordare a tutti che il caporalato e lo sfruttamento disumano del lavoro non è solo un flagello per questi lavoratori vessati e costretti a vivere in condizioni disperate sebbene siano ormai funzionali alla nostra economia, ma è una drammatica questione per tutta la nostra comunità, perché causa di pericolose tensioni sociali e soprattutto perché alimenta la criminalità organizzata, l’unica che ci guadagna da questa situazione”.
Alla fiaccolata commemorativa hanno aderito le sigle sindacali provinciali di CGIL, CISL e UIL.

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