PARMA. LEI VUOLE FARE SESSO AL PRIMO APPUNTAMENTO, LUI NO E VIENE CHIUSO IN CAMERA.

Questa notte la Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto una donna per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale in ordine ai seguenti fatti.

Una volante dell’U.P.G.S.P., impegnata nel servizio controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa interveniva in un condominio ubicato in località Corcagnano, in quanto il richiedente, un 29enne italiano, riferiva su utenza 113 di trovarsi chiuso a chiave presso l’appartamento di una donna e che non riusciva ad uscire dallo stesso, visto il piano elevato dell’appartamento stesso.

Il malcapitato spiegava all’operatore 113 di aver conosciuto al donna su un’app di incontri, e dopo aver cenato insieme alla stessa in un ristorante, aveva deciso di accompagnarla a casa.

Una volta saliti nell’appartamento, la donna, in evidente stato di ebrezza, aveva insistito per consumare un rapporto sessuale, ma al rifiuto dell’uomo, si era alterata e, dopo averlo minacciato con una bottiglia, aveva chiuso la porta blindata, portando con se le chiavi e chiudendosi a sua volta in camera da letto, aggiungendo che avrebbe fatto uscire il giovane dalla casa solo se avesse avuto un rapporto sessuale con lei.

Sul posto giungeva immediatamente un equipaggio della Squadra Volante ed una Squadra dei Vigili del Fuoco che, utilizzando una scala, accedevano all’appartamento attraverso il balcone della cucina dove si trovava il richiedente.

I poliziotti, uno volta entrati nell’appartamento raggiungevano immediatamente la camera da letto dove si era ritirata la donna che , alla vista dei polizotti, andava in escandescenza cominciando a sferrare calci e pugni all’indirizzo degli operatori, minacciandoli di morte.

La donna inoltre si rifiutava di fornire le proprie generalità. In questo frangente la 31enne riusciva inoltre a colpire un operatore all’addome causandogli lesioni refertate con 5 giorni di prognosi.

Riportata a situazione alla calma, i polizotti affidavano la donna alle cure del personale del 118 nel frattempo intervenuto. Successivamente la 31enne veniva accompagnata in Questura, dove contestualmente giungeva anche la vittima per sporgere regolare denuncia per i fatti accaduti.

La donna, identificata per una cittadina moldava 31enne, regolare sul territorio nazionale ed immune da precedenti di polizia. Alla luce dei fatti è stata in tratta in arresto per il reato di resistenza e lesione a Pubblico Ufficiale e denunciata in stato di libertà per violenza privata , minacce aggravate e rifiuto di fornire le indicazione sulla propria identità personale.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata collocata in regime degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in attesa della celebrazione del processo per Direttissima.

Questa mattina, in sede di udienza, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto della donna.