Paternò: col Marina di Ragusa è un’occasione sprecata. I rossazzurri raggiunti al 92° nonostante la doppia superiorità numerica

Ennesimo harakiri stagionale del Paternò che, dopo il bel successo esterno col Biancavilla, si fa raggiungere al 92° dal Marina di Ragusa in 9 uomini. Ormai una costante in questa stagione per i rossazzurri quella di non riuscire a dare continuità ai risultati positivi. In particolare questa col Marina di Ragusa, penultimo in classifica, è una clamorosa occasione sprecata, visto come si era messa la partita. Il Paternò è stato infatti in vantaggio di un goal e di due uomini fino al 92°, quando la perla su punizione di Mistretta ha gelato il Falcone-Borsellino.

Cronaca

Rossazzurri che si schierano col 3-5-2: Cavalli in porta, Guarnera, Mazzotti e Maiorano (adattato nella posizione di centrale difensivo) a formare il terzetto di difesa; Santapaola, Puglisi, Camacho, Scapellato e De Marco sono i cinque centrocampisti mentre Mascari e Di Stefano fanno coppia in attacco. Prima parte di gara senza troppe emozioni fino al 32°, quando il direttore di gara espelle Brunetti. La superiorità numerica da coraggio al Paternò, che però nel primo tempo non crea azioni degne di nota. L’occasione più pericolosa del primo tempo arriva al 46° ed è di marca ragusana, col colpo di testa largo di Giuliano su punizione dell’ex Manfrè.

Tutt’altra partita nella ripresa, con le due squadre che si sbilanciano alla ricerca del vantaggio. Al 47° Guarnera ferma in scivolata la progressione di Manfrè. Qualche minuto più tardi Mazzotti incorna su calcio d’angolo ma non trova la porta. Catalano prova a dare la scossa ai suoi operando un triplo cambio: dentro La Piana, Guillari e Camilleri, fuori Scapellato, Di Stefano e Mascari. Proprio il neo entrato Guillari si rende subito pericoloso, colpendo al volo il cross di un ottimo De Marco ma non centrando la porta. Un minuto più tardi l’altro subentrato La Piana colpisce la traversa con uno spettacolare tiro al volo. Al 62° ci prova anche Camacho da fuori, sfiorando il palo. La pressione dei rossazzurri è costante e al 65° la squadra paternese ne raccoglie i frutti: Di Bari resinge col braccio il cross dalla sinistra di Santapaola. L’arbitro fischia il rigore per i padroni di casa, che il solito La Piana, infallibile dal dischetto, trasforma spiazzando il portiere. Per l’attaccante paternese è il 7° centro in campionato. Qualche minuto più tardi Giuliano, già ammonito, commette un fallo su Guillari, che gli costa il secondo giallo. Marina di Ragusa in 9 e Paternò in pieno controllo della gara. I rossazzurri provano a chiudere la pratica in più occasioni: prima con La Piana, che gira al volo il cross dalla destra di De Marco, ma Pellegrino salva con i piedi; poi con Guillari che, servito dal solito De Marco, mette fuori da pochi metri; poi ancora con Pardo, che spreca a tu per tu con Pellegrino calciandogli addosso; infine con La Piana, che non sfrutta il rinvio sbagliato del portiere avversario e spara alto. Al 90° l’ennesima occasione fallita da Guillari è il preludio per la più classica delle beffe sportive: sul capovolgimento di fronte, Mazzotti attera Mistretta al limite dell’area; lo stesso Mistretta si inventa una traiettoria che scavalca la barriera e su cui l’incolpevole Cavalli non può arrivare. Una doccia gelata per il Paternò, che non riesce nei restanti minuti di recupero a riportarsi in vantaggio, sprecando una ghiotta occasione per staccare la zona playout, sempre distante 1 solo punto. Dopo la partita gli etnei hanno indetto il silenzio stampa a tempo indeterminato, per poter preparare al meglio il sentitissimo derby di mercoledì in casa dell’Acireale.

                                          RUFFINO GIANLUCA