PATERNÒ: CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA.

Nella giornata di martedì scorso ci siamo trovati all’ex palazzo Alessi per la seduta del Consiglio comunale che discuteva della proposta di regolamento inerente la concessione in uso dei beni confiscati alla mafia.

Siamo certamente soddisfatti di quello che è stato l’esito: il regolamento è stato approvato.

Siamo felici che dopo anni di duro lavoro e, soprattutto negli ultimi mesi, grazie anche al vostro sostegno nella raccolta firme, la tematica di un regolamento per la gestione dei beni confiscati alla mafia sia finalmente diventata anche per l’amministrazione comunale ciò che per noi è sempre stata, un qualcosa di NECESSARIO e di fondamentale importanza nell’ambito della lotta alle mafie.

Ciononostante e per rispetto della trasparenza, che per noi è di vitale importanza, ci preme sottolineare alcune questioni riguardo l’iter attuativo della seduta consiliare: ci dispiace dover constatare che ci siamo trovati (insieme a tutta la città in realtà) nella brutta situazione di non trovare alcun atto pubblico relativo all’ordine del giorno di una tematica fondamentale come questa; ricordiamo che il territorio paternese è stato negli anni (e lo è tutt’ora) purtroppo fortemente coinvolto dal fenomeno mafioso e, proprio per estirpare questo cancro, sarebbe stato opportuno avvertire l’intera comunità paternese di un atto cruciale come l’approvazione del regolamento.

Invece, l’amministrazione ha preferito proseguire con questa rappresentazione ossimorica della democrazia: la gestione PRIVATA della COSA PUBBLICA

Tuttavia siamo chiaramente soddisfatti di aver contribuito a smuovere l’interesse generale per la questione regolamento e, da forza politica extraconsiliare(non da gruppo di “carusi” come forse alcuni vogliono farci apparire), siamo in ogni caso felici che sia stato approvato perché, per noi, la lotta alla mafia viene prima di ogni medaglietta da mostrare per mera propaganda e ci batteremo per far sì che il modo di fare politica in questa città cambi.