PATERNÒ IL RISCATTO DI MARCO SAVINI CON LA MUSICA

La musica è un arte, che spesso ti porta lontano, a pensare cose mai immaginate. Fa parte della nostra vita, e spesso è la compagna della nostra solitudine, così come dei momenti di gioia allegria e spensieratezza.

Ma la musica aiuta anche a cambiare, e proprio a Paternò, abbiamo uno di questi casi. La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Marco Savini, cantante neomelodico di 26 anni, che grazie alla musica ha trovato il riscatto ad una infanzia difficile e tumultuosa.

Nel 2011, Marco e altri amici, vivono la vita in maniera spensierata, e pensando di essere cresciuti, hanno commesso alcuni reati, tra cui qualche rapina. Ma la giustizia ha fatto il suo corso, e Marco, con altri complici, viene arrestato per questi reati e rinchiuso in carcere per scontare il suo debito.

Marco passa 3 anni in carcere, ascoltando musica e iniziando a comporre qualche canzone.

Poi, uscito dal carcere, incontra alcuni dei suoi idoli, tra cui Tony Colombo e Nico Desideri, e scatta la scintilla. Marco inizia a cantare come ospite nei loro concerti, collaborando con Nico Pandetta e altri neomelodici. Ottiene un discreto successo, e a marzo, finalmente, esce anche il suo primo disco, dal titolo “A storia mia”, che racconta proprio le sue vicissitudini. Da qui parte la sua storia musicale, alternata al lavoro discontinuo in una azienda agricole, e alle prime serate. “Ho voluto raccontare la mia storia – ci dice – per dare un input ai giovani.

La vita è breve e non va sprecata.

Impegniamoci a dare il meglio di noi stessi e a lottare, e a cercare il riscatto dopo gli sbagli che inevitabilmente si commettono. Io ho avuto una seconda possibilità, e non intendo sprecarla, lo devo alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei figli (Marco ha 2 bambini), e a tutti coloro che hanno creduto e credono in me.

A giugno sarò ospite in Calabria in una serata con Angelo Famao e Roberta Bella, e a luglio con Ciccio D’Aleo, farò di tutto per farmi apprezzare e per portare il mio messaggio di riscatto.

Ai giovani voglio dire di non bruciarsi dietro quelli che sembrano facili guadagni, che a volte il conto da pagare è salato. Io spero di potere continuare a vivere il mio sogno musicale che mi ha aiutato nel riscatto”.