PATERNO’. PERSI CIRCA 170 MILA EURO PER NON AVER ATTIVATO I PROGETTI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA

Sono 20.500 euro, i soldi che il Comune di Paternò dovrà restituire alla Regione Siciliana, per non averli spesi nei progetti di Democrazia Partecipata.

Un danno per il Comune, ma soprattutto per i cittadini, che perdono dei soldi spendibili nella sistemazione di scuole, strade, progetti collettivi e culturali.

La notizia, riportata dal giornale La Sicilia, è di quelle da attenzionare.

Una situazione che va avanti dal 2016, anno in cui è entrata in vigore la norma che prevede una somma pari al 2% del bilancio, venga spesa in progetti di pubblica utilità, dal 2016, il Comune di Paternò restituisce puntualmente i soldi alla Regione, e parliamo di circa 108 mila euro, che compresi gli anni 2020, 2021, in cui non si sono spesi, e probabilmente anche il 2022, portano la cifra a 170 mila euro che potevano essere spesi a Paternò, e che invece tornano indietro alla Regione.

Proprio in questi giorni, la Regione aveva inviato ai Comuni una diffida per regolarizzare la situazione del 2019, ma il Comune di Paternò non ha fatto nulla e dovrà restituire 20.500 euro, che saranno trattenuti nei trasferimenti. Da come riporta La Sicilia, sembra che il problema sia dovuto alla mancanza di un regolamento consiliare, che dal 2016 non viene fatto.

Forse, ora il Consiglio troverà il tempo per realizzarlo ed approvarlo in tempi brevi, per salvare almeno il 2023 e qualche altro anno. Una situazione paradossale in un momento in cui i Comuni, cercano disperatamente fondi proprio per realizzare piccole riparazioni, dare un maggiore decoro, o aiutare le scuole locali.