I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò (Catania) hanno denunciato un 26enne del posto, già gravato da precedenti penali per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, poiché ritenuto responsabile di possesso ingiustificato di valori. Quei tre pregiudicati fermi in corso Italia a confabulare tra loro, hanno spinto i militari di pattuglia ad effettuare un controllo.
Il 26enne, appena intuita l’intenzione degli uomini in divisa, si è repentinamente allontanato dagli altri due soggetti per sfilarsi il borsello che indossava a tracolla, aprire lo sportello della propria Fiat 500X e lanciarlo dentro.
Mossa non sfuggita agli operanti che lo hanno bloccato recuperando immediatamente il borsello, all’interno del quale sono stati rinvenute tre mazzette di denaro, in tagli da 100, 50, 20, 10 e 5 euro, per l’ammontare di oltre 10.000 euro.
Nella circostanza, è stato chiesto al giovane paternese da dove provenisse quel denaro. In un primo momento lo stesso ha detto di aver raccolto nel tempo quei 7.000 euro per acquistare un’auto, per poi, posto dinanzi all’evidenza dei fatti, mostrare una manifesta difficoltà a giustificarne la provenienza.
Considerando che: il soggetto non percepiva redditi (l’ultimo, nel 2019, era stato di poco inferiore ai 5.000 euro annui) tali da giustificare il possesso di quella considerevole somma di denaro, che, comunque, alla vista dei carabinieri, aveva cercato di occultarla, nonché trovato in compagnia di persone annoveranti i medesimi precedenti penali, i militari hanno proceduto al sequestro del denaro informando l’Autorità Giudiziaria la quale, recependone in toto le motivazioni, lo ha convalidato.