POLIZIOTTI INFILTRATI SMANTELLANO RETE DI PEDOFILI SU TELEGRAM, COINVOLTI UN PRETE E UN AGENTE DELLE FORZE DELL’ORDINE

C’è anche Catania nell’operazione La Croix per il contrasto al fenomeno della pedopornografia online, che ha visto impegnata la Polizia di Stato in tutta Italia.

A conclusione degli accertamenti, svolti per lo più sotto copertura, gli investigatori cybernetici hanno sventato un rete di pedofili che interagiva su Telegram, condividendo contenuti illeciti di diversa natura e chattando in codice per sondare il reciproco interesse su tematiche relative agli abusi sessuali.

Le attività investigative hanno portato all’identificazione di un gruppo di persone dedite alla divulgazione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico sulla nota piattaforma online. Gli indagati hanno età diversa, collocazione geografica e condizione lavorativa differenti.

Tra gli arrestati, figurano anche un prelato e un operatore delle forze dell’ordine. Altre 29 persone sono state denunciate a piede libero. Una di queste risiede nel capoluogo giuliano.

L’indagine si è concentrata in particolare sull’attività di un utente, che aveva il ruolo di “giustiziere”: si occupava di regolare lechat e lo scambio di informazioni con gli altri, oltre a farsi carico del procacciamento di contenuti pedopornografici.

Gli utenti coinvolti interagivano con molta discrezione, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici che consentivano loro di mantenere l’anonimato, e utilizzavano un linguaggio in codice per sfuggire al monitoraggio delle autorità. Tra le tematiche di interesse del gruppo figuravano anche le violenze e gli abusi sessuali sui minori.

Per sventare la presunta rete di pedofili, gli investigatori cybernetici hanno agito anche sotto copertura, infiltrandosi cioè nel gruppo ristretto di utenti Telegram. Dapprima sono risaliti al contatto principale, l’ignoto giustiziere”, e poi da quest’ultimo al profilo degli altri indagati.