Processo “En Plein”: ecco le richieste di pena della Procura

95047.it La sentenza è stata fissata per il prossimo 1 aprile, quando il Gup leggerà le sentenza relativa al processo “En Plein”: inchiesta condotta dai carabinieri e che l’anno scorso ha visto emettere 16 fermi tra le fila della famiglia Morabito e Rapisarda, alleati dei Laudani, e degli Alleruzzo-Assinnata, referenti dei Santapaola-Ercolano a Paternò.
Si è svolta a porte chiuse l’udienza preliminare nel corso della quel i pm Antonella Barrera e Andrea Bonomo hanno condotto la loro requisitoria e formulato le richieste di pena.

LE RICHIESTE DELLA PROCURA. 13 anni per Francesco Santino Peci, accusato del tentato omicidio di Antonino Giamblanco e di detenzione di armi. 12 anni la richiesta per Vincenzo Morabito, 10 anni per Antonino Magro, 9 anni e 8 mesi per Salvatore Tilleni Scaglione, 9 anni per Antonino Barbagallo, Rosario Furnari, Antonino Giamblanco, Sebastiano Scalia, Giuseppe Tilenni Scaglione.
10 anni per il collaboratore di giustizia Filippo Musumarra: le sue rivelazioni consentirono agli investigatori di dare una svolta alle indagini scattate dopo l’omicidio di Salvatore Leanza freddato sotto casa in viale dei Platani nel giugno del 2014 sotto i colpi di tre pistole.

Il giorno della data della sentenza, come detto il prossimo 1 aprile, si deciderà anche sul rinvio a giudizio a carico di Salvatore Rapisarda, del figlio Vincenzo Salvatore Rapisarda, di Alessandro Giuseppe Farina e Giuseppe Parenti. Turi Rapisarda è accusato di essere il mandante dell’omicidio di Turi Leanza, considerato all’epoca il reggente del clan rivale.