PRONTO SOCCORSO DI PATERNO’: MEDICO RIFIUTA VISITA AL PAZIENTE

Gentile direttore,
sono a scriverle per segnalare e porre alla pubblica attenzione un fatto deplorevole, a dir poco vergognoso e che riguarda il servizio di pronto soccorso dell’ospedale SS. Salvatore di Paternó che, mio malgrado, ho dovuto interpellare per una urgenza.

È accaduto nella notte dello scorso 1 dicembre quando, intorno alle ore 3,30, con mia figlia, mi sono recata al PS per chiedere assistenza a causa di una sofferenza respiratoria che mi ha costretta a chiedere aiuto e a raggiungere di notte la struttura.

Ebbene, una volta giunta sul posto, sono stata trattata dal medico di turno, persona poco professionale ed arrogante, come ( lasciatemi passare il termine) una “appestata”e, nonostante i broncospasmi di cui soffro,la sopracitata si rifiutava anche di avvicinarsi nonostante avessi fatto il tampone ( risultato negativo).

Alla domanda perché fossi li mi ha risposto ,con tono sgarbato, di tornarmene a casa e chiedere aiuto al mio medico curante ( nel pieno della notte!) che non mi avrebbe visitata in quanto il mio malessere non era degno di essere preso in considerazione.

Mio malgrado, ho risposto alla dottoressa in questione ( la quale, ha continuato a gridarmi contro di andare via senza aver voluto neanche verificare cosadi fatto avessi) che avevo bisogno di qualcosa che mi desse sollievo (ero stremata dalla tosse e fortemente debilitata, non riuscivo a respirare) la stessa, ha invece continuato ad intimarmi ad andare via e che se stavo rispondendo alle sue domande allora non avevo bisogno del pronto soccorso e della sue cure.

Ecco, a quel punto, mia figlia, dopo l’ennesima umiliazione subita, ha contattato i carabinieri della locale compagnia , visto che la dottoressa si è rifiutata per l’ennesima volta di prestare soccorso lasciandomi dinanzi la porta, quasi “schifandosi” dal momento che la tosse non mi lasciava tregua e nonostante non ci fossero neanche urgenze in quel momento da gestire.

I carabinieri, dal canto loro, non hanno preso in considerazione la questione affermando che non era di loro competenza un possibile o eventuale intervento per la circostanza e di chiamare il servizio di 118 ( quando avevamo chiaramente specificato che ci trovavamo già sul posto).

Non ho la possibilità di riferire i questo luogo il nome della dottoressa in questione in quanto si è rifiutata di fornirmelo ed in più ho anche interpellato l’Urp che non mi ha voluto fornire alcuna indicazione circa l ‘identità di questa pseudo professionista che posso giudicare solo dal punto di vista umano come una persona non idonea a svolgere servizio di assistenza medica, specie se in un contesto come quello del pronto soccorso in cui, certamente, non ci si reca, specialmente di notte, per puro diletto!

Non finirà qui, procederò per far valere un diritto sacrosanto: quello dell’assistenza medica che non può e non deve essere messo in discussione specialmente da chi, invece, dovrebbe garantirlo. Vergogna!

5 Comments

  1. Prima di tutto denunci l’accaduto alla Procura della Repubblica, poi in secondo luogo denunci personalmente il medico e poi si rivolga, e se è il caso denunciare anche loro, la Direzione sanitaria. Invitare la signora a Tribunale per i diritti del malato, come le consigliano, è sola una perdita di tempo.

  2. Contatti un legale e inoltri denuncia all’autorità giudiziaria, nonché alla direzione sanitaria.

  3. Concordo con il sig. Lopis ma consiglio anche di fare una nota all’Assessorato della Salute della Regione Sicilia. Per conoscenza diretta so che fanno delle indagini e se risultano positivi prendono provvedimenti.
    Indegno il comportamento dei CC.

  4. Invito la signora a rivolgersi al Tribunale per i diritti del malato ,che ha sede all’interno dell’ospedale da lunedì venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00, per fare la denuncia sull’accaduto.

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