Quanto vale dirsi “Buon Natale”?

95047.it A Paternò, dicembre è il mese per eccellenza delle ricorrenza. Da Santa Barbara al Santo Natale: un incrocio di sentimenti, aggregazione e memoria. All’ombra della Collina e della Stella cometa. Eppure, già da un po’ non è tutto esattamente così.
Quel sentiero che conduceva alla comune letizia si è lastricato di veleni e diffidenza. Non sembra essere più il tempo degli auguri, dei doni scambiati: del servizio reciproco col cuore sgombro e la mente libera.

Sembra essere cambiato tutto. Senza accorgercene. Vale per Paternò come per tanti luoghi, per carità. Rievoca stranezza pensare come tutto fosse prima così facile, nel nostro Natale di pace. Con i suoi riti scanditi giorno dopo giorno: le passeggiate tra le vetrine illuminate, e gli addobbi rigorosamente di colore rosso. Il nostro animo e di il nostro cuore sgombri di pesi. Persino quel “fare finta di volersi bene, perché, insistendo, si riusciva davvero a volersene”. E c’era anche il canticchiare di “Tu scendi dalle stelle”: senza, non sarebbe stato Natale.
Cose che sembravano inutili: ma che oggi sono la culla del nostro rimpianto.

Nonostante tutto ciò, diciamoci lo stesso Buon Natale. Anche se siamo in un tempo che non riusciamo più a decifrare dove, forse, non riconosciamo nemmeno noi stessi. Ma diciamoci ugualmente Buon Natale: tra l’ombra della Collina e la guida della Stella Cometa, i sogni del bambinello restano ancora meravigliosamente i nostri.
Buon Natale, cari paternesi da 95047.it.