QUINDICI ANNI FA IL TERREMOTO DELL’AQUILA DOVE PERSERO LA VITA 309 PERSONE

E’ la notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009. Alle 3.32 del mattino si scatena l’apocalisse con una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter che in pochi minuti distrugge gran parte del centro storico dell’Aquila e molti paesi vicini.

Il bilancio è pesantissimo: 309 le vittime, 1.600 i feriti di cui 200 gravissimi, decine di migliaia gli sfollati. Il sisma viene avvertito in tutto il Centro Italia, fino a Napoli. Onna è il paese più colpito: il 70% dell’abitato viene distrutto dalla violenza del terremoto. Sono trascorsi 15 anni dal violento sisma che devastò la città abruzzese.

La macchina dei soccorsi si attiva immediatamente e a L’Aquila arrivano anche tantissimi volontari che si mobilitano da tutta Italia.

Tante le persone che vigili del fuoco e protezione civile riescono a estrarre vive dalle macerie: Marta Valente, 24 anni di Bisenti, studentessa di Medicina, viene salvata dopo 23 ore; Eleonora Calesini, 21 anni, di Mondaino, dopo 42 ore, Maria D’Antuono, 98 anni, di Tempera, viene trovata viva dopo 30 ore. I feriti vengono ricoverati negli ospedali di Avezzano, Pescara, Chieti, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni. Tra le vittime del sisma anche alcuni nomi noti: Lorenzo Sebastiani, giovane rugbysta dell’Aquila Rugby, Lorenzo Cini, pallavolista in serie B, Giuseppe Chiavaroli, calciatore di eccellenza, quasi l’intera famiglia del capo della redazione dell’Aquila del quotidiano ‘il Centro’, Giustino Parisse, che, nel crollo della casa di famiglia, proprio a Onna, perde i due figli, Domenico e Maria Paola, e il padre.

E’ stata la fiaccolata di stanotte il clou delle manifestazioni in programma a L’Aquila per il triste anniversario. Diversi i momenti culturali che ci sono stati, da giovedì, con mostre e incontri nelle scuole. A mezzanotte messa in suffragio per i 309 morti del sisma, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio a cura della Curia.