RISCHIA LA PARALISI IL CARABINIERE FERITO MENTRE TENTA DI SEDARE RISSA ALLA COMUNIONE DEL FIGLIO

Resta con “la prognosi riservata”, ma “non è in pericolo di vita” il vice brigadiere dei carabinieri di 43 anni ferito ieri gravemente ieri sera durante una rissa scoppiata tra partecipanti a una prima comunione nella chiesa di Santa Maria Ammalati, frazione di Acireale.

Ma i medici temono “eventuali esiti delle lesioni” causato dal colpo di pistola che lo ha ferito tra la testa e il collo, che potrebbero causargli danni permanenti.

E’ quanto si legge in un bollettino medico emesso dall’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania dove il militare è ricoverato nell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia.

Il militare dell’Arma era stato prima stabilizzato nell’ospedale di Acireale. Al Trauma Center del Pronto Soccorso del Cannizzaro, il paziente è stato sottoposto a “visite ed esami” e quindi a “un delicato intervento neurochirurgico per la lesione vertebro-midollare da scoppio, eseguito con successo”.

“Il paziente, in trattamento farmacologico – si legge nel bollettino medico – non è in pericolo di vita. Le sue condizioni sono stazionarie, la prognosi resta riservata con riferimento agli eventuali esiti della lesione”.

“Il vice brigadiere ha agito con spirito di servizio, con abnegazione e grande senso delle Istituzioni ed ha fatto quello che si è sentito di fare. Non si è girato dall’altra parte, ma è intervenuto in aiuto dei colleghi nonostante non fosse in servizio e per lui fosse un momento di festa: la prima comunione di suo figlio”.

Così il colonnello Rino Coppola, comandante provinciale dei carabinieri di Catania, sul sottufficiale di 43 anni ferito gravemente con un colpo di pistola durante una rissa in chiesa a Santa Maria degli Ammalati, ad Acireale.

“Aspettiamo – aggiunge il colonello Coppola – per vedere quali saranno le conseguenze mediche, speriamo le migliori possibili”.

“L’Arma – sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri di Catania – sta seguendo la situazione con molta attenzione ed è vicina alla moglie ai tre figli del vicebrigadiere per dare loro il supporto necessario in questa delicata situazione e sarà sempre con loro