SI VOTA IL 25 SETTEMBRE. LISTE PRONTE ENTRO IL 22 AGOSTO

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella scioglie il Parlamento, si voterà il 25 settembre.

Non era mai successo prima nella storia repubblicana: un voto a fine estate ed inizio autunno. Una rivoluzione per i costumi della politica ma anche uno stress per i partiti che dovranno preparare le liste nelle prossime settimane con l’aggravante del taglio dei parlamentari in grado di mandare in fibrillazione migliaia di aspiranti candidati.

La data di convocazione delle urne è disciplinata dalla Costituzione: tra i 60 e i 70 giorni dallo scioglimento delle Camere rispettando il voto degli italiani all’estero che non può avvenire prima di 60 giorni.

Con questo calendario la data del 25 settembre diventa obbligata. I tempi per i vari adempimenti elettorali diventano molto stringenti:

  • i simboli vanno presentati al Viminale tra il 12 e il 14 agosto
  • le liste, le firme, i candidati per i collegi uninominali nelle Corti d’Appello tra il 21 e il 22 agosto

In definitiva le classiche ferie d’agosto della politica questa volta saltano non solo a Roma ma in tutto il Paese. Per tutte le forze politiche agosto sarà lavoro straordinario.

Sono esenti dalla raccolta delle firme i partiti con almeno un gruppo in Parlamento al 31 dicembre 2021. Salvo cambiamenti al nome dei gruppi dell’ultima ora o prestiti di simboli sarebbero obbligati alla raccolta delle firme partiti come Ipf, Alternativa, Italexit, Azione, Italia al centro. Insomma, se si sciogliessero le Camere oggi, i partiti – chi più chi meno – sarebbero costretti a una gran corsa nonostante il dimezzamento delle firme previste a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.