“Sui randagi si sta volutamente sminuendo il problema”

95047.it Gli ultimi fatti legati all’uccisione atroce e selvaggia dei randagi ha lasciato il segno. Ma anche le aggressioni subite da alcuni cittadini in più punti della città lasciano a dir poco sgomenti. La questione in maniera drastica, va affrontata. Una volta per tutte. Esiste un problema randagi a Paternò? La risposta è, ovviamente, sì. Ed a che punto si è? Lo abbiamo chiesto a, Francesco Gerloni, uno dei portavoce della associazioni animaliste che da anni, col loro tempo e a spese loro si occupano quotidianamente e con sacrificio della vicenda. E per sabato mattina, 17 settembre, è stata indetta anche una manifestazione.

Gerloni, se Le dico che la questione dei randagi a Paternò pare essere sottovalutata, Lei cosa dice?
“Dico che è un grossissimo problema. Il randagismo, a causa degli ultimi eventi, ha praticamente azzerato l’enorme lavoro fatto dai volontari perchè ci sono delle grandi carenze, così come ci sono delle grandi responsabilità”.

In che senso lo dice?
“Nel senso, che il problema non è stato affrontato seriamente. Sento e leggo di tutto ultimamente. Mi spiace constatare che anche dai massimi rappresentanti della nostra amministrazione, vi sia una totale ignoranza del problema. Ho la percezione netta che si sia sminuendo volutamente un problema che riguarda tutta la comunità”.

Come funziona a Paternò, ad oggi, la micro-chippatura e la sterilizzazione dei cani?
“Viene detto che a Paternò vi è un locale dove avvengono entrambe le cose. Ebbene, niente di più falso. Le sterilizzazioni vanno fatte all’Asp di Catania, previa cattura dell’animale e ricovero con conseguente ricovero e remissione sul territorio. Dei cani che sono in giro è responsabile il Comune: per il loro mantenimento, l’accudimento e per i medicinali. E può anche accadere che se non gli si dà da mangiare possono diventare ancora più aggressivi”.

Sono anni che ormai operate nel territorio, non si riesce proprio a fare un passo avanti?
“Io parlo a nome di tutte le associazioni che operano nel territorio e di tutte le singole che si fanno carico a delle precise responsabilità delle istituzioni. Noi, in tal senso, abbiamo un solo referente che oltre all’impegno ci mette anche il cuore: una sola persona alla quale, perdipiù, aggiungono altri lavori. Si tratta dell’ispettore della polizia municipale Franco Rapisarda che vivendo assieme a noi il problema vive la drammaticità della cosa”.

Mi pare di capire che non si è voluto affrontare fino in fondo la questione. Perché?
“Quando si dice che nel passato la città era invasa o infestata da cani e che oggi vi sono solo due posti dove vi sono i randagi, mi limito a dire che è bene che si venga con noi in piena notte – come facciamo da sempre – a vedere, nei diversi punti della città, qual è lo stato dei randagi”.

C’è una stima di quanti cani avete recuperato e “raccolto” in tutti questi anni?
“Sono centinaia. Recuperati, micro-chippati e adottati. Adottando il cane lo abbiamo anche tolto dalla strada”.

Immagino abbiate speso anche dei soldi. Di tasca vostra, naturalmente.
“Spese esclusivamente nostre mettendo in salute il cane così come vuole la legge: vaccini, sverminazione, analisi, anti-parassitari. Cani che il più delle volte abbiamo portato in aereo da altre parti. Talvolta riceviamo anche qualche piccolo contributo dall’adottante ma la maggior parte delle volte dobbiamo fare tutto noi”.

Che mi dice degli ultimi agghiaccianti fatti che hanno riguardato i randagi?
“Fatti efferati e allarmanti. Le persone che sono disturbate possono indirizzare queste devianze anche agli esseri umani e mi sarei aspettato maggiore “delicatezza” da parte di chi ci rappresenta politicamente”.

Sabato mattina darete vita a una manifestazione.
“Non possiamo restare immobili. E’ un disagio, una manifestazione che partirà sabato dal palazzo municipale dell’Ardizzone e da lì muoveremo fino a piazza Livatino dove è avvenuto l’ultimo fatto in ordine di tempo. Ma, attenzione, si tratta solo dell’ultimo fatto noto: sono avvenuti altri fatti. Cani mitissimi che sono stati bastonati, sbranati da altri cani per le scommesse: viviamo in un contesto gravissimo. E, ancora, si sottovaluta il problema. Noi associazioni e cittadini siamo offesi per come si affronta una questione che assume i contorni della drammaticità. E lo testimonieremo in maniera forte e civile. Si cresce culturalmente anche così”.

1 Comment

  1. I cani della via scala vecchia,vengono bastonati. Ci dono 2 che devono essere prese urgentemente.Quello piucgrande lo ho segnalato 2 settimane fa,sta malattie ssimo.uno dei neri sta male .leimania?Non n ha ascoltato nessuno questi segnalazioni.

I commenti sono chiusi.