AGGIORNAMENTO ORE 19.30
Sono seicento gli sfollati per il terremoto di magnitudo 4.8 che la notte scorsa ha colpito sei paesi etnei. E’ il dato emerso dalle richieste presentate alla Regione Siciliana che ha redatto un convenzione con Federalberghi per poterli ospitare in strutture turistiche.
Altre persone che pur non vivendo in case dichiarate inagibili ma hanno paura e rientrare a casa saranno ospitate in palazzetti dello sport dove potranno trascorrere la notte.
AGGIORNAMENTO ORE 18.00
A proposito della FALSA notizia di “un terremoto molto più forte imminente”:
- I terremoti non si possono prevedere. Si può solo dire che altre scosse di simile entità di quella di stanotte non si possono completamente escludere, su faglie vicine (quelle che ha provocato il terremoto di stanotte già si e rotta e quindi ha fatto il suo lavoro). Chi dice che l’INGV sta prevedendo un grande terremoto dice una bufala clamorosa, l’istituto non si azzarderebbe mai a fare dichiarazioni a tale proposito.
- Le faglie nel versante sud-orientale ed orientale dell’Etna sono piccole e molto superficiali e per questo motivo non in grado di produrre terremoti molto più forti di quello di stanotte. Non hanno alcuna influenza sui grandi sistemi di faglie al largo ionico della Sicilia, responsabili dei grandi terremoti del 1693 e del 1908.
- Tuttavia, siamo sempre in una zona ad alto rischio sismico, e questo non cambia di una virgola con il terremoto di stanotte. Valgono quindi, in ogni istante, le buone regole di una vita in zona sismica, su cui esiste tanto materiale informativo su siti come “iononrischio” (vedi link sotto).
- Per favore, evitate ASSOLUTAMENTE di diffondere notizie allarmiste e sensazionalistiche, ma piuttosto diffondete notizie attendibili, e link ai siti dedicati all’educazione per una migliore convivenza con il rischio sismico e quello vulcanico.
P.S. non facciamo confusione fra “magnitudo e “intensità”, sono due cose molto diverse. La prima descrive il terremoto stesso, in particolare, l’energia da esso liberata, mentre la seconda dà la misura dell’impatto (cioè, del danno) del terremoto sul manufatto. Intensità del 7° grado sulla scala Mercalli descrive l’impatto così: “Difficile reggersi in equilibrio. Avvertito anche da quelli che sono alla guida di un’automobile. I mobili si rompono. Camini fragili si rompono alla base. Cadono intonaci, mattoni non ben fissati, cornicioni. Qualche incrinatura nelle costruzioni in pietra. Si formano onde, l’acqua nelle pozzanghere s’intorbida di fango. Piccole frane e avvallamenti nei banchi di sabbia e ghiaia. Campane grandi suonano. Sono danneggiati canali d’irrigazione in cemento.” Un terremoto di magnitudo 7 nelle nostre zone causerebbe devastazione immensa e su un’area molto più vasta.
BORIS BEHNCKE
AGGIORNAMENTO ORE 16.30
L’attività dell’Etna è in una fase che può avere “dinamiche ulteriori con possibili aperture di nuove bocche di eruzione a quote più basse”. A sottolinearlo all’Adnkronos è il professore di vulcanologia all’Università di Pisa Mauro Rosi. “Se ciò si verificasse avremmo una eruzione più voluminosa con avanzamenti del magma che potrebbero avvicinarsi ai centri abitati”.
“L’Etna – spiega l’esperto – è caratterizzato da uno spostamento verso il mare del lato orientale che è la causa della rottura della faglia e quindi del terremoto. Fintanto che sono in corso questi movimenti non siamo fuori dalla possibilità che si verifichino ulteriori scosse di terremoto. Si tratta di una eventualità che al momento – conclude – non può essere esclusa”.
AGGIORNAMENTO ORE 14.40
Intervento a Zafferana a cura del personale USAR dei Vigili del Fuoco. La squadra operativa ha operato per il salvataggio di 3 cuccioli di cane rimasti intrappolati dal crollo di un solaio. La proprietaria ha chiamato i Vigili del Fuoco sentendo i guaiti dei cani che provenivano dalla sua abitazione, i cuccioli sono sani e salvi dopo il rapido intervento dei Vigili del Fuoco.
AGGIORNAMENTO ORE 13.00
“Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolar modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo. Stiamo potenziando i sistemi di rilevamento sismici e Gps della deformazione del suolo in quella zona”. Lo ha affermato il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera, sul terremoto di magnitudo 4.8 della notte scorsa sull’Etna. “La forte sismicità – ha aggiunto – non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. Il terremoto è un evento singolo. La situazione ricorda quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove è pericolosa”.
Borrelli: “Verso diminuzione fenomeno”
“Dal punto di vista scientifico si tratterebbe di un evento isolato, i tecnici ci dicono che si sta andando verso un raffreddamento della lava e ci dobbiamo aspettare una quiescenza dell’attività eruttiva il cui picco c’è stato a Natale, ora si va verso una diminuzione del fenomeno”. Lo ha detto il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in riferimento all’evento sismico della scorsa notte legato all’attività dell’Etna.
AGGIORNAMENTO ORE 11.30
Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, Azienda ospedaliera per l’emergenza, ha gestito sei casi legati al terremoto di questa notte. Due i codici gialli per ferite dovute alla caduta di calcinacci e altri oggetti: una 70enne di Pennisi (frazione di Acireale) con fratture costali, contusioni e schiacciamento toracico e lombare, che è stata ricoverata nel reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza, dove è costantemente monitorata; un 71enne della zona di Fleri (Zafferana Etnea) con un trauma cranico non commotivo, che è stato trattenuto in osservazione. Gli altri quattro sono codici verdi, per condizioni di shock, in dimissione nel corso della mattinata. In Pronto Soccorso è stato presente dalle prime ore di oggi il commissario straordinario dell’Azienda Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, con il direttore dell’unità operativa, Salvatore Mazza, per eventuali ulteriori emergenze.
AGGIORNAMENTO ORE 10.00
Ennesima scosse di terremoto registrata pochi minuti fa, ben sentita dalla popolazione
Ecco i dati:
ORE 10.05 terremoto di magnitudo ML 2.3 è avvenuto a Ragalna ad una profondità di 1 km.
ORE 10.00 terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto a Ragalna ad una profondità di 1 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OE (Catania).
Rinforzi dei vigili del fuoco in arrivo, oltre alle squadre dei vigili del fuoco al lavoro dalla notte scorsa nel Catanese per fare fronte all’emergenza per il terremoto, arrivate anche da Siracusa, Messina e dalla Calabria, altro personale dei pompieri è in arrivo nella zona del sisma. Sono appartenenti alle sezioni Usar di Campania e Lazio.
AGGIORNAMENTO ORE 08.40
Sono dieci le persone rimaste ferite, in maniera non grave, per i danni provocati dalla scossa di magnitudo 4.8 sull’Etna. E’ quanto emerso dalle due riunioni del Centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino. E’ stato tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell’autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale. Disposti sopralluoghi delle strutture e la messa in sicurezza anche delle chiese.
Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, accompagnato da un team di esperti del dipartimento è in partenza per la Sicilia per fare un punto della situazione sui danni provocati dallo sciame sismico, che in queste ore sta interessando l’area etnea. Dopo aver sorvolato l’area colpita, Borrelli incontrerà le autorità locali nella Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell’agibilità degli edifici.
Almeno 11 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nella zona dell’Etna. Tra le più rilevanti, oltre a quella di magnitudo 4.8 delle 3:19, una di magnitudo 3.3 all’1:09 vicino ad Aci Sant’Antonio. Quasi tutti gli eventi sismici hanno avuto ipocentro a una profondità molto bassa, anche meno di un chilometro.
AGGIORNAMENTO ORE 06.30
Sale a quattro il numero dei feriti, tutti in maniere lieve da codice verde, per i danni causati nel Catanese della scossa di terremoto di magnitudo 4.8 della notte. Oltre ai due registrati nella casa di Fleri, nella stessa frazione di Zafferana Etnea un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno: portato in ospedale con un’ambulanza è stato accettato nel pronto soccorso in codice verde per delle contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano.
E’ stata chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di “lesioni” sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre.
L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico.
AGGIORNAMENTO ORE 05.30
«Siamo vivi per miracolo», ripete una famiglia di 4 persone – madre, padre e due figli minori – dopo che le pareti della loro casa, a Fleri (frazione di Zafferana Etnea), sono crollate per il sisma di magnitudo 4.8 nella notte a nord di Catania. Sono feriti in maniera lieve: escoriazioni e un pò di sangue. “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Altre antiche costruzioni sono crollate a Fleri, Santa Venerina e Zafferena Etna.
AGGIORNAMENTO ORE 05.00
A seguito dello sciame sismico che sta interessando l’area etnea, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato alle ore 05.00 il Comitato Operativo presso la sede del Dipartimento a Roma.
LE PRIME FOTO
FOTO DA FACEBOOK
Forte scossa di terremoto pochi minuti fa, si segnalano crolli tra Zafferana, Fleri e Santa Venerina
ECCO I DATI UFFICIALI DELL’INGV
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le stazioni della Rete Sismica, alle ore 03:19:14 locali (02:19:14 UTC), hanno registrato un terremoto di magnitudo locale pari a 4.8 (±0.2).
L’evento risulta localizzato a 1.1 km a S da Lavinaio.
Le coordinate ipocentrali sono le seguenti:
latitudine 37.625 longitudine 15.102 (errore epicentrale 0.5 km)
profondità 1.2 km (errore in profondità 0.6 km)
Le tre località più vicine all’epicentro sono (in ordine di distanza):
1) Viagrande (CT) (1.7 km)
2) Trecastagni (CT) (2.2 km)
3) Aci Bonaccorsi (CT) (2.9 km)
Il sisma è stato percepito nettamente da quasi tutta la popolazione del catanese
“Siamo vivi per miracolo”, ripete una famiglia di 4 persone di Fleri – madre, padre e due figli minori – dopo che le pareti della loro casa sono crollate per il sisma di magnitudo 4.8 nella notte a nord di Catania.
Sono feriti in maniera lieve: escoriazioni e un po’ di sangue.
“Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso.
Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”.
Altre antiche costruzioni sono crollate a Fleri, Santa Venerina e Zafferana Etna.
CHE COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO LA GUIDA DELLA PROTEZIONE CIVILE
IN AGGIORNAMENTO
+++FLASH+++
Fortissima scossa di terremoto sentita pochi minuti fa ecco i dati:
SECONDO LA PRIMA STIMA DELL’INGV MAGNITUDO 5.0
è avvenuto alle ore 03.19.16 ad una profondità di 2 km con epicentro nel mare di Catania
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OE (Catania).
CHE COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO LA GUIDA DELLA PROTEZIONE CIVILE