TORINO, TORNA AL LAVORO IL BIDELLO ACCUSATO DI MOLESTIE SESSUALI. PER PROTESTA STUDENTI NON VANNO A SCUOLA

Baci e palpeggiamenti a due studentesse, molestie che avevano portato a un’indagine e alla sospensione di un collaboratore scolastico.

E’ stato reintegrato e ha fatto esplodere la protesta al liceo dove lavora: per questo oggi una classe del Convitto Umberto I di Torino non si è presentata a scuola.

I fatti risalgono allo scorso settembre, quando l’uomo è stato sospeso per tre mesi in via cautelare dall’Ufficio scolastico regionale per poi tornare in servizio ieri. Quando i genitori, riuniti in assemblea, hanno deciso di non mandare i loro figli a lezione e tutelarsi anche in sede legale per poter accedere agli atti dell’inchiesta sul collaboratore scolastico.

«Capisco che i genitori siano molto arrabbiati ma è così che prevede la norma e io non ho potere di fare diversamente», ha dichiarato Maria Teresa Furci, rettrice del Convitto. «Al suo rientro l’ho assegnato ad un reparto dove non è in contatto con gli studenti fino alla fine dell’anno e gli ho intimato di attenersi al codice di comportamento».