TRE ANNI FA CI LASCIAVA FRANCO BATTIATO

Tre anni fa, all’età di 76 anni, il mondo della musica perse Franco Battiato. Il grande cantautore siciliano, sconfitto dalla malattia che lo affliggeva da tempo, ci lasciò un vuoto apparentemente immenso.

Tuttavia, questo vuoto è solo illusorio, perché colmato dalla sua musica immortale, che continua ad emozionare e a vivere nei cuori di chi lo ha amato.

Battiato era molto più di un semplice musicista; era un fine intellettuale e un artista totale. La sua capacità di unire la musica popolare a quella d’avanguardia in modo unico lo ha reso per molti il più grande genio della musica italiana. Con la sua scomparsa, il mondo della cultura ha perso un artista poliedrico, capace di spaziare tra generi diversi, sperimentando con l’elettronica, la musica etnica e l’opera lirica.

La sua eredità è immensa e multiforme: una produzione musicale, poetica, filosofica e concettuale che rimane per sempre. I testi delle sue canzoni, ricchi di significato, continuano a essere interpretati e amati. Battiato ha lasciato brani indimenticabili come “La cura”, “Centro di gravità permanente” e “Voglio vederti danzare”, che sono diventati pilastri della cultura musicale italiana.

Definire Franco Battiato è quasi impossibile.

Era un artista senza etichette, libero da ogni incasellamento. La sua arte spaziava non solo nella musica, ma anche nel cinema e nella pittura. Battiato era un regista di film, autore di opere originali e fuori dagli schemi classici. Inoltre, era un pittore e un generoso benefattore per giovani musicisti, al cui appello non ha mai saputo resistere. Ha scritto canzoni per altri, in particolare per molte voci femminili come Alice e Milva, dimostrando una sensibilità unica nel coltivare il talento altrui.

Oltre al suo contributo artistico, Battiato era un accanito ricercatore di arte e spiritualità. Non era disposto a compromessi, era rigoroso e coerente.

La sua apparente spigolosità, quasi burbera, si manifestava solo davanti all’ignoranza e alla superficialità. Altrimenti, era un uomo gentile e protettivo, che aveva scelto la musica come mezzo per raggiungere un obiettivo molto più elevato.

Per Battiato, il suono era sacro e l’atto della composizione rappresentava il gesto umano più sublime e insostituibile. La sua musica mirava a elevarci, avvicinandoci a quella verità che ha cercato per tutta la vita. Come disse lui stesso, “la morte non esiste, è solo trasformazione.” E così, anche se Franco Battiato non è più fisicamente tra noi, la sua essenza continua a vivere attraverso le sue opere, eternamente.

In ricordo di un uomo che ha trasformato la musica in qualcosa di più: un percorso spirituale e intellettuale, un viaggio alla scoperta del sé e del mondo. Franco Battiato rimarrà per sempre un faro nel panorama culturale italiano e mondiale.