Nel quadro delle attività connesse al piano d’intensificazione dei servizi preventivi “Natale sicuro”, disposto dal comando provinciale, i Carabinieri della Compagnia di piazza Dante sono entrati in azione unitamente a una task force composta da pattuglie della C.I.O. del XII reggimento Sicilia, Nas di Catania e personale dell’Asp-dipartimento veterinaria.
Obiettivo del servizio, contrastare le violazioni sulla normativa inerente alla custodia degli equidi, nonché prevenire l’organizzazione di corse clandestine durante le festività natalizie, fenomeno molto diffuso nella provincia etnea.
In tale contesto, è stato quindi predisposto un mirato e articolato controllo nei confronti di un edificio adibito a stalla sito in via Barcellona, nel quartiere di “San Cristoforo”, una scuderia piuttosto nota nell’ambiente.
Effettivamente, avuto accesso ai locali, è stato subito rilevato come all’interno, fossero stati ricavati 4 piccoli box di circa 9 metri quadri cadauno, che custodivano altrettanti equini. In particolare, tre cavalli adulti, soprannominati “El Macumbero”, ”Orange Pumpkin” e “O’ Juke”, nonché, un poni di nome “Barcellona”.
Uno di questi cavalli è risultato inoltre essere un puro sangue inglese, dal valore stimato di almeno 50mila euro.
Presenti al momento del controllo vi erano anche 2 uomini, che pur dichiarandosi proprietari dei cavalli e dell’edificio, non sono stati in grado di fornire alcuna documentazione sulla stalla, che è risultata priva delle necessarie autorizzazioni e pertanto ritenuta illegittima.
Dopo gli accertamenti di natura amministrativa, si è poi passati a verificare sia la presenza di farmaci, sia le condizioni infrastrutturali dello stabile.
Nel frangente, all’interno di un armadietto, i Carabinieri e i veterinari dell’Asp hanno recuperato una confezione di “Bentelan iniettabile”, farmaco che può essere somministrato agli equini solo da personale sanitario.
Inoltre, è stato appurata l’assenza dei requisiti minimi sanitari e strutturali per garantire il rispetto della natura etologica degli equini. In particolare l’edificio, oltre a essere privo di paddok utili a consentire il movimento all’aria aperta degli animali, non disponeva altresì dei locali infermeria o di eventuale quarantena. Ancora i tetti presentavano infiltrazioni di acqua, i box erano soppalcati e quindi privati di ulteriore volume e le ridotte dimensioni delle finestre, senza infissi, non consentivano il necessario ricambio dell’aria.
Per tali ragioni, i due titolari identificati, un 76enne ed un 36enne di Catania, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”.
Di conseguenza, i 4 equini sono stati sottoposti a sequestro preventivo e affidati ad un maneggio nel messinese con le previste autorizzazioni, il più vicino ad aver fornito la propria disponibilità, in modo da interrompere con immediatezza le gravi sofferenze cui erano sottoposti.
I titolari degli equini e della scuderia sono stati infine sottoposti ad ulteriori sanzioni amministrative per complessivi 4mila e 400 euro per mancanza delle previste autorizzazioni, mancata conservazione dei modelli di accompagnamento degli equini e mancata registrazione del passaggio di proprietà degli animali.
Quello dei cavalli costituisce un vero business per le organizzazioni criminali catanesi. Le prime vittime del business sono gli animali, ai quali spesso vengono somministrati sostanze dopanti e farmaci di importazione estera e quindi illegali.
I carabinieri di Catania lavorano su due direttrici: la prima è quella di cercare di interrompere le gare clandestine e di tutelare gli animali impiegato in tali esibizioni, la seconda è l’attività di controllo sul territorio e di monitoraggio delle stalle, che in determinati quartieri Catania vengono allestite anche in garages di abitazioni private.