TRUFFA DELLO SPECCHIETTO SULLA SIRACUSA-CATANIA, DENUNCIATI 2 UOMINI

Un tentativo di “truffa dello specchietto” sventato, nella mattinata di sabato 27 gennaio, da una pattuglia della Polizia stradale nella piazzola di sosta immediatamente dopo la galleria San Demetrio, la più lunga dell’autostrada Catania-Siracusa. Viene reso noto oggi, divulgando le immagini dell’episodio, che i due giovani sono stati denunciati alla Procura di Siracusa per l’ipotesi di reato di truffa aggravata.

La vittima designata era una donna di 65 anni, alla guida della propria autovettura, senza passeggeri a bordo. Secondo quanto ricostruito dalla Polstrada con l’ausilio delle videocamere di sorveglianza, la sua attenzione, dopo un sorpasso all’interno della galleria sulla carreggiata in direzione di Catania, è stata attirata dagli occupanti dell’autovettura appena sorpassata che le intimavano di fermarsi.

Allarmata per quanto successo, la donna ha sostato nella prima piazzola utile, seguita dall’altro veicolo. È stata subito raggiunta dal passeggero, il quale lamentava il danneggiamento dello specchietto retrovisore, a suo dire causato dal contatto tra le due autovetture durante la precedente manovra di sorpasso all’interno della galleria.

Nonostante le perplessità della donna in merito a una sua responsabilità, la 65enne, intimorita probabilmente dalle pressioni psicologiche del giovane, è stata indotta ad accettare la richiesta di un risarcimento immediato in contanti per evitare le lungaggini del risarcimento tramite le compagnie assicuratrici.

La scena ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Polizia stradale in transito, che, intuendo la verosimile consumazione della truffa ai danni della donna, si è accostata, bloccando prontamente i due malviventi nonostante il loro tentativo di darsi alla fuga rimettendosi velocemente in auto.

I poliziotti hanno appurato l’incongruenza del danno riportato dai due veicoli e constatato pure che l’autovettura della signora era stata “maldestramente” marcata con una traccia di pennarello nero al fine di rendere più convincente l’asserito contatto dell’autovettura con lo specchietto retrovisore esterno del veicolo dei malviventi, infine denunciati all’autorità giudiziaria.