TURCHIA, TERREMOTO MAGNITUDO 7.9 VICINO A CONFINE CON LA SIRIA. RIENTRATA L’ALLERTA TSUNAMI IN SICILIA

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata nella notte (le 3:17 ora locale, le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell’Ingv e dell’Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. La scossa è stata seguita da una replica di magnitudo 6.7. Secondo un primo bilancio, ci sarebbero oltre 360 morti.

Il numero delle vittime viene di ora in ora rivisto al rialzo: in Siria la violenta scossa avrebbe causato oltre 237 vittime e 516 feriti nei governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea. Altri 20 persone sarebbero invece morte nelle zone siriane in mano ai ribelli. Sul versante turco le vittime sarebbero invece 76 e i feriti oltre 450.

Le autorità locali turche hanno segnalato il crollo di decine di edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. Si teme che diverse persone siano rimaste sepolte sotto le macerie. Proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso.

Erdogan: “Supereremo questo disastro insieme” Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato su Twitter i suoi “migliori auguri” a tutti i cittadini colpiti dal terremoto in Turchia: “Speriamo di superare questo disastro insieme, il più presto possibile e con il minor numero di danni”, ha scritto. Erdogan ha spiegato che le squadre di ricerca e soccorso sono state immediatamente inviate nelle aree colpite dal sisma e che altre unità sono in stato di allerta.

L’allerta tsunami in Italia Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile aveva diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto. In un comunicato, la Protezione civile raccomandava infatti “di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”.

In via cautelativa inoltre per circa un’ora era stato bloccato il traffico ferroviario in Sicilia, Calabria e Puglia.

L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri.

Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse.

Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane.

Lo afferma il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma Il Drpc Sicilia, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei comuni costieri.

L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo intorno alle 6:35 e poi raggiungerà tutte le coste dell’isola. Ai sindaci è stato raccomandato l’avviso alla popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali e la preparazione per eventuale allontanamento. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione.