UCRIA, IL VESCOVO DI PATTI: “VICINI ALLE FAMIGLIE E ALLA COMUNITÀ SCONVOLTA”

“La piccola e tranquilla comunità di Ucria è rimasta frastornata da questo episodio di inaudita violenza.

La Chiesa locale e diocesana tutta è in atteggiamento di vicinanza e di solidarietà alle famiglie delle vittime, alle quali esprime il proprio cordoglio e assicura preghiera”.

Lo dice al mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti, nel cui territorio ricade Ucria, teatro, la scorsa notte, di un duplice omicidio avvenuto, pare, al termine di una lite per un parcheggio conteso.

Già al mattino presto, appresa la notizia, il vescovo ha chiamato il parroco del paese, don Carmelo Catalano, per informarsi sulla vicenda e incaricarlo di portare “solidale vicinanza e il conforto della fede e della preghiera a quanti sono coinvolti nei tragici eventi”.

A perdere la vita sono stati sono Antonino Contiguglia, 60 anni, e Fabrizio Contiguglia, 30 anni, rispettivamente zio e nipote. Gravemente ferito un altro nipote.

A sparare alcuni colpi d’arma da fuoco sarebbe stato un uomo originario di Paternò, nel Catanese.

“Anche per lui, che pare fosse lì in vacanza, la comunità ecclesiale di Ucria prega.

Una comunità – spiega don Enzo Smriglio, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – che è scossa dagli eventi, che sta gestendo anche una notorietà mediatica assolutamente nuova e complessa, che sta affrontando quanto accaduto con la giusta fame di verità e di giustizia, ma anche con uno spirito di fraternità illuminato dalla Parola del Signore”.