UCRIA: QUATTRO INDAGATI PER LA STRAGE DI FERRAGOSTO; FORSE DI RUSSO LA PISTOLA CHE HA SPARATO

Concluse le indagini relative al grave fatto di sangue, finito con un duplice omicidio, e che vede, tra i principali indagati il Paternese Salvatore Russo. Il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo e il Pm Andrea Apollonio, hanno indagato quattro persone, che ora dovranno rispondere dei fatti avvenuti la sera del 15 agosto 2019.

I quattro indagati sono Giovanni Santino Contiguglia, Vittorio Contiguglia e Salvatore Contiguglia che devono risponderedi violenza privata in concorso. L’altro indagato, che dovrà rispondere di duplice omicidio (quello di Antonio e Fabrizio Contiguglia) e di tentato omicidio (quello di Salvatore Contiguglia rimasto gravemente ferito) è il Paternese Salvatore Russo.

In quella sera, dalla ricostruzione degli indagati si consumò la tragedia. Russo era in vacanza ad Ucria, ed aveva avuto delle discussioni con uno dei Contiguglia per un parcheggio nei pressi della sua abitazione.

La sera del 15, verso le 21. Antonino Contiguglia avrebbe messo insieme una squadra per “punire” Russo, ma giunti davanti la casa di quest’ultimo, ebbe inizio una colluttazione, fino al momento in cui entrò in scena una pistola, e furono esplosi dei colpi che uccisero Antonino e Fabrizio Contiguglia e ferirono Salvatore Contiguglia.

Le versioni al vaglio sono due. Quella sostenuta dalla difesa del Russo, che attaccato, strappò l’arma ad uno degli assalitori e aprì il fuoco.

La seconda, venuta fuori nelle ultime ore, dice che la pistola, invece fosse di Salvatore Russo, che l’avrebbe acquistata nel 2017 da un Rumeno, e che nascondeva a Paternò, dove la prelevò, tra il 14 e il 15, per portarla con se ad Ucria. Un fatto nuovo, che rivoluzionerebbe tutta la vicenda.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, come riporta il giornale 98zero, Russo avrebbe sparato da vicino sia ad Antonino che a Fabrizio Contiguglia, mentre ha mancato Salvatore, perché nel frattempo si era dato alla fuga.

Non risulta, invece, più indagato Daniele Balsamo, cugino di Russo.

Ora la parola passa al processo, e ai risultati delle autopsie eseguite sulle vittime e ai tanti esami eseguiti dai Ris di Messina, tra cui quelli balistici, tecnici, dattiloscopici e biologici.

Ad assistere Russo i legali Enrico Trantino e Salvatore Liotta. Santino Giovanni Contiguglia è difeso dagli avvocati Luigi Gangemi e Giuseppe Bonavita, quest’ultimo assiste anche Salvatore e Vittorio Contiguglia.