Un libro per Sferro: doniamolo per la nostra terra. E per noi stessi

95047.it Sono tornato a Sferro, di recente. L’ho fatto perché preso per mano dall’avvocato Pippo Virgillito che del piccolo borgo paternese è diventato un pò il padre putativo. La scusa è stata la nascita della minuta ma accogliente biblioteca che con caparbietà e poesia è ormai divenuta realtà della frazione paternese. Al momento ci sono oltre mille libri. Ma si tratta solo di un inizio. L’inizio del percorso. Nasce tutto con la voglia di non lasciare cadere nel dimenticatoio un fatto che rappresenta un piccolo seme d’orgoglio nella storia del nostro territorio e che vale la pena non lasciare sotterrato: quello, della storia di Salvatore Quasimodo che a Sferro visse i primissimi mesi della sua vita seguendo il mestiere vagabondo del padre che faceva il capostazione. Una biblioteca intitolata a Quasimodo, allora. Una speranza che diventa ambizione ma che si mescola ad una concretezza che sta mobilitando tante persone. Una biblioteca a Sferro: quasi una idea malsana. In un luogo quasi di frontiera. Sferro è l’anima rurale della nostra Paternò: oggi, in una visione ipertecnologica del mondo, Sferro diventa quasi la coscienza dei paternesi.

La biblioteca ha i volti di Salvo, Giusy, Rachele, Enzo, Giuseppe, Vincenzo e Francesco: aiutati proprio dall’avvocato Virgillito stanno raccogliendo volumi da tutta l’isola. Raccolgono pagine, incontrano consensi, ricevono attestati di incoraggiamento. Ed allora, proviamo a partecipare anche noi: proviamo a immaginare di donare un libro, uno soltanto, alla causa. Ognuno di noi, tutti noi lettori. Lanciamo anche noi la sfida per dare il nostro contributo. Far crescere la biblioteca di Sferro per continuare a dirci vivi. Per continuare a dirci paternesi.
Diamo il nostro contributo: basta appena un libro. Contattateci: info@95047.it