“Vi racconto Paternò” lunedì si presenta anche ad Adrano

95047.it Dopo il successo di qualità culturale e l’ampia partecipazione di persone alla prima presentazione del libro di Salvo Fallica a Paternò, parte un tour di presentazioni in giro per la provincia di Catania e la Sicilia. La prossima tappa sarà ad Adrano, il 19 ottobre alle ore 16,15 nel suggestivo scenario di Palazzo Bianchi. La presentazione è organizzata dall’associazione culturale “L’Università delle Tre Età” presieduta da Enzo La Mela. Previsti interventi di intellettuali ed artisti. Ed i saluti istituzionali del sindaco di Adrano, Pippo Ferrante. Il dialogo con il giornalista Salvo Fallica partirà da “Vi racconto Paternò” Riflessioni su politica, economia e cultura . Una metafora del Sud (Ludovico Lizzio Editore) e spazierà sui temi del Mezzogiorno d’Italia e l’attualità. L’Università delle Tre Età vuol dedicare infatti anche uno spazio al racconto del protagonista del dibattito ed al mondo dell’informazione. Torniamo specificatamente al libro. “Vi racconto Paternò” Una metafora del Sud è, come ha scritto in una delle prefazioni del testo, l’antropologo Mario Bolognari (Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’università di Messina), una narrazione del macrocosmo attraverso il microcosmo. Le contraddizioni, le difficoltà del Sud, lette attraverso una realtà locale siciliana. Il libro è un racconto degli ultimi anni di Paternò (città storica, descritta anche nel famoso “Viaggio in Italia” dallo scrittore Guido Piovene), una città piena di potenzialità e di contraddizioni. Una comunità che non è più il motore agrumicolo della Sicilia, una realtà che negli ultimi 5-6 lustri non ha saputo elaborare un progetto politico-economico e socio-culturale nuovo.

Il libro del giornalista Fallica (che da molti anni racconta la Sicilia a livello locale e nazionale) contiene una serie di prefazioni e postfazioni di intellettuali, accademici, economisti, artisti, giornalisti. L’idea è quella di far del libro medesimo uno spazio di dibattito aperto al confronto, plurale. Il libro è scritto con spirito critico, non è un libro contro od a favore di alcuno, ma un’ampia analisi di racconto e d’interpretazione della realtà locale, sempre partendo dai fatti nudi e crudi. Vi è l’ascolto attento, autentico, dei cittadini, sono loro una voce fondante del testo. Il giornalista li ha ascoltati, ne ha sondato gli umori, e così come ha ricostruito i retroscena del palazzo, con lo stesso metodo rigoroso ha messo in evidenza la discussione pubblica. E’ un racconto molteplice delle dinamiche politiche colte nella loro pluralità. Vi sono raccontate le cose che funzionano e quelle che non funzionano. Il libro è animato dalla visione di un giornalismo critico, che senza urlare, ma con ragionamenti concreti sui fatti sa raccontare le dinamiche del reale, sa narrare i fatti e coglierne l’essenza, senza la pretesa di avere la verità assoluta. Il giornalismo è informazione, è cultura libera e critica, è saper raccontare aneddoti curiosi cogliendone gli aspetti informativi importanti, i dettagli illuminanti. E’ critica vera, netta, equilibrata, nel rispetto delle persone. Denuncia costante delle cose che non funzionano. Ed anche proposta di idee concrete, razionali, stimolo per il dibattito pubblico. L’informazione è un elemento fondamentale della vita democratica, a tutti i livelli, la libertà di stampa è l’elemento che caratterizza la vivacità e lo stato di salute di una democrazia.