VOLEVANO UCCIDERE IMPRENDITORE CHE AVEVA DENUNCIATO IL PIZZO. 29 ARRESTI, COINVOLTI UN RESIDENTE DI BRONTE, UN POLIZIOTTO E UN CARABINIERE

Alle prime ore di stamattina, 21 dicembre 2023, in provincia di Caltanissetta ed in altre località del territorio nazionale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, sulla base della richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., a carico di 29 soggetti (25 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 1 sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio svolto), gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, favoreggiamento personale, violenza privata, minaccia e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con minaccia e violenza, incendio, porto e detenzione di armi e munizionamento, ricettazione e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

L’odierna indagine, avviata dai Carabinieri nel dicembre 2020 e coordinata dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario condiviso dal G.I.P. nella suindicata ordinanza restrittiva. Secondo tale provvedimento sussistono gravi indizi per affermare l’esistenza e la piena operatività dell’organizzazione criminale denominata “Cosa Nostra” nel territorio di Niscemi, immortalando un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza e all’imposizione del pizzo a commercianti ed imprenditori.

L’attività d’indagine avrebbe consentito di tracciare l’evoluzione strutturale ed operativa della famiglia di Niscemi, identificarne i consociati ed i ruoli da costoro ricoperti. Inoltre dalle indagini sarebbe emersa la disponibilità del gruppo criminale di armi, nonché la commissione di reati da parte di soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale.

Sempre secondo l’ordinanza cautelare sussistono gravi indizi, che dovranno essere successivamente confermati dagli ulteriori passaggi processuali, in ordine a:

– l’operatività e lo stretto controllo sul territorio che avrebbe esercitato l’organizzazione, dalla quale emergerebbe la figura di Alberto MUSTO, ritenuto il capo del Mandamento di Gela, sul cui conto sono stati raccolti gravi indizi circa la sua appartenenza al citato sodalizio;

– la presunta esistenza di vincoli di solidarietà tra gli appartenenti alle famiglie, a favore dei quali gli indagati risulterebbero essersi attivati per il sostentamento dei sodali detenuti;

– il tentativo di estorsione in danno di un’attività commerciale del posto con il posizionamento di una bottiglia contenente liquido infiammabile con l’intento di impedire l’apertura dell’attività;

– due estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori agricoli, (uno dei quali sarebbe stato costretto a cedere i propri terreni attraverso una finta compravendita e l’altro sarebbe stato vessato per consentire il pascolo di animali nel proprio terreno);

– numerose minacce in danno di imprenditori, che in passato avevano denunciato alcuni componenti del sodalizio (nel corso delle indagini è stato scongiurato – nel mese di gennaio 2023 – l’intento omicidiario in danno di uno di loro, che in passato aveva denunciato il tentativo di estorsione, );

– una rapina esclusivamente progettata, ai danni di soggetti residenti in Lombardia, presumibilmente collegati alla criminalità e dotati di armi, che avrebbe fruttato circa un milione di Euro (come nel caso del progetto omicidiario, i propositi sono stati abbandonati a seguito della pressione esercitata dalle Forze dell’Ordine, attraverso controlli e perquisizioni);

– minacce dirette ad appartenenti delle forze di polizia compiute (mediante il collocamento di una testa di maiale dinanzi al portone d’ingresso dell’abitazione o programmate (mediante l’esecuzione di un danneggiamento con liquido infiammabile dell’autovettura e, a gennaio 2023, mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione).

Tra i soggetti colpiti dalla misura cautelare figurano un poliziotto in pensione (agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa) e un carabiniere in servizio (sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di un anno per il reato di favoreggiamento aggravato).

L’operazione odierna è sintomatica di un ritorno della criminalità organizzata a una mentalità di almeno 30 anni fa (chi denuncia deve essere punito). Rispetto ad anni addietro sicuramente la grossa differenza è data dal fatto che le Istituzioni sono presenti, che lo Stato c’è, e l’odierna operazione, effettuata in tempi stretti e chirurgici, ne è la prova concreta.

Nomi arrestati:

Il Giudice, dott.ssa Graziella Luparello,

letti gli atti del procedimento in epigrafe indicato, con la connessa richiesta di applicazione di misura cautelare, nei confronti di:

  1. ABACO Andrea, nato a Niscemi (CL) in data 26.07.1996, ivi residente in via Saverio Alessandrà nr. 6;
  2. AMATO Francesco, nato a Vittoria il 15.01.1970, residente a Niscemi in via Elio Vittorini n. 26;
  3. AUTERI Giuseppe, nato a Caltagirone (CT) in data 26.02.1981, residente a Palagonia (CT) in contrada Ingulterra snc;
  4. BURGIO Emanuele, nato a Gela (CL) in data 17.09.1972, ivi residente in via Guido delle Colonne 17;
  5. CANNIZZARO Luigi, nato a Gela (CL) in data 13.04.1964, ivi alla contrada Feudo Nobile snc;
  6. CANNIZZARO Vincenzo, nato a Gela (CL) in data 11.06.1988, ivi residente in via Gelone n. 49;
  7. CANTARO Francesco, nato a Comiso (RG) il 15.10.1976, residente a Niscemi (CL) in via Toscana n. 133;
  8. CARBONE Giuseppe, nato a Caltagirone 20.10.1979, residente a Niscemi strada Vicinale Pilocco n.89, int.1;
  9. omissis;
  10. omissis;
  11. CONA Francesco, nato a Niscemi (CL) in data 04.11.1997, ivi residente in via Leonardo Sciascia n. 16;
  12. CUSA DAVIDE, nato a Niscemi (CL) in data 16.03.1993, ivi residente in via Enrico Medi n. 8;
  13. DI STEFANO Renè Salvatore, nato a Catania (CT) in data 28.12.1990, ivi residente in via Monsignor Secusio Buonaventura n. 20 pt;
  14. FAUSCIANA Alessandro, nato a Mazzarino (CL) in data 02.09.1978, ivi residente in via A. De Gasperi n. 13
  15. FAUSCIANA Gaetano, nato a Mazzarino (CL) in data 28.02.1969, ivi residente in largo Madonnuzza n. 7;
  16. FAUSCIANA Salvatore, nato a Mazzarino(CL) in data 08.03.1999, ivi residente in largo Madonnuzza;
  17. FERRANTI Gianni, nato a Niscemi il 20.05.1959, ivi residente in via Pasubio 19;
  18. FERRANTI Giovanni, nato a Vittoria (RG) in data 18.02.1983, residente in Niscemi (CL) in via Alcide De Gasperi n. 56;
  19. GIUGNO Salvatore, nato a Niscemi in data 18.03.1968, residente in Niscemi, via Fratelli Bandiera n. 135;
  20. MANDUCA Giuseppe, nato a Niscemi (CL) in data 26.03.1966, ivi residente in via S. Pellico n. 1;
  21. MUSTO Alberto, nato a Vittoria (RG) in data 18.07.1986, residente in Niscemi (CL) Contrada Vituso snc;
  22. MUSTO Sergio, nato a Vittoria (RG) in data 23.04.1988, residente a Niscemi (CL) in via Gandhi n. 11, di fatto domiciliato in via Pietro D’Aragona n. 64;
  23. PIAZZA Francesco, nato a Niscemi (CL) il 22.05.1964, ivi residente in via Colajanni n. 1 interno 2, piano 1;
  24. PITTALA’ Antonino, nato a Bronte (CT) il 11.01.1991, residente a Caltagirone (CT) c.da Poggio Diana;
  25. PITTALÀ Salvatore Signorino, nato a San Teodoro (ME) il 27.01.1962, ivi residente alla Piazza De Gasperi, di fatto domiciliato in Caltagirone (CT), c.da Poggio Diana;
  26. RANIOLO Carmelo, nato a Gela (CL) in data 25.06.1974, ivi residente in via Palazzi n. 184;
  27. RIZZO Paolo, nato a Niscemi (CL) in data 09.07.1954, ivi residente alla strada Vicinale Portella n. 9;
  28. TORRE Francesco Alessio Carmelo Maria, nato a Catania (CT) in data 27.03.1977, domiciliato in Niscemi (CL) in via Le Moli n. 37;
  29. ZANTI Carlo, nato a Caltagirone (CT) in data 11.05.1954, residente a Niscemi (CL) strada Vicinale Minardi nr. 13, domiciliato via G. Pascoli n. 9;