
Quante volte davanti ad una buca stradale, una strada dissestata o un intervento di messa in sicurezza ci
siamo sentiti rispondere “non ci sono soldi”? Stiamo toccando con mano che questa risposta non è altro che una scusa per nascondere l’inettitudine dell’amministrazione pubblica e della macchina burocratica che ci gira intorno – dichiara Salvo La Delfa, referente del gruppo territoriale paternese – .
L’esempio lampante è quello che è accaduto, e continua a persistere, relativamente a dei lavori di
manutenzione straordinaria su Piazza Villetta, il rifacimento di un tratto stradale di Via Carso e la
realizzazione di due attraversamenti pedonali rialzati su Corso Italia.
Infatti durante la permanenza in ARS dell’ex On. Martina Ardizzone, eravamo riusciti nell’intento di destinare al comune di Paternò un finanziamento per 150 mila euro al fine di risolvere dei problemi atavici per i cittadini e per migliorare la sicurezza stradale. Ma dopo un primo intervento parziale iniziato in data 07/01/2025 che ha riguardato la manutenzione su Piazza Villetta (su cui manca ancora la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale e la ripiantumazione degli alberi rimossi) ad oggi tutti gli altri interventi previsti dal progetto sono completamente fermi!
Quali sono motivi? Perché i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale di che trattasi non vedono ancora la luce, lasciando l’intera area nel caos?
Abbiamo inviato una nota al Comune e agli organi competenti, in cui chiediamo:
- di conoscere con urgenza lo stato di avanzamento dei lavori in oggetto e di attivare tutti gli uffici
preposti affinché i suddetti lavori riprendano nel più breve tempo possibile; - di dare priorità all’intervento di realizzazione degli attraversamenti pedonali lungo il Corso Italia
dove nel recente passato si sono già verificati diversi incidenti a causa dell’elevata velocità dei mezzi,
al fine di scongiurare ulteriori rischi per l’incolumità di studenti e pedoni in generale; - completare il tratto di strada di Via Carso ed eliminare il disagio per i residenti che quotidianamente
si trovano costretti a camminare sulle macerie lasciate in cantiere limitandone anche l’accesso alle
proprie abitazioni;