
L’ondata di caldo che sta colpendo la Sicilia in questi giorni non sta solo facendo schizzare le temperature ben oltre i 35 gradi, ma sta anche mettendo a dura prova i Vigili del Fuoco, chiamati a intervenire in numerosi incendi in tutta la provincia.
Intorno alle ore 12 di oggi un primo rogo ha interessato contrada Tre Fontane, nei pressi della Strada Provinciale 77, in una zona agricola non lontana da alcune aziende locali. Ma l’allerta è salita di livello quando, poco prima delle 14:00, un violento incendio è divampato in zona Valcorrente, in territorio di Belpasso, a ridosso della SS121 in direzione Catania.
Qui le fiamme hanno lambito abitazioni, strutture ricettive e attività commerciali, e soprattutto hanno invaso la carreggiata della superstrada con una densa nube di fumo grigio, ben visibile anche da grande distanza.
Il fumo ha ridotto la visibilità per gli automobilisti, causando rallentamenti alla circolazione e momenti di forte tensione lungo il tratto stradale coinvolto.
L’intervento delle squadre antincendio è stato tempestivo, ma la situazione resta critica, anche per via del terreno secco e delle sterpaglie che alimentano rapidamente le fiamme.
Un fenomeno che si ripete ogni estate, ma che potrebbe essere fortemente ridotto se si rispettassero le ordinanze comunali sulla pulizia dei terreni. In molti casi, basterebbe un intervento dei proprietari stessi, anche in assenza di obblighi formali, per rimuovere l’erba secca, principale innesco degli incendi estivi.
Oltre al rischio ambientale, si aggiunge anche un problema operativo: ogni incendio come questo impegna decine di uomini e mezzi, sottraendoli ad altri interventi potenzialmente più gravi. Una gestione preventiva del territorio garantirebbe una maggiore disponibilità delle squadre di soccorso, soprattutto in giornate critiche come quella odierna.
Il monito è chiaro: serve responsabilità collettiva, dalle istituzioni ai singoli cittadini, per difendere l’ambiente, la sicurezza e chi ogni giorno è in prima linea per proteggerci.


