
“Lavoro in pronto soccorso pediatrico da trent’anni, pensavo di averle viste tutte ma quello che ho visto ieri è la scena più raccapricciante a cui ho mai assistito”.
Così Vincenzo Tipo, primario del Pronto occorso del Santobono di Napoli racconta all’ANSA le cure alla bimba di 7 anni rimasta ferita nella tragedia familiare a Cardito, in cui è rimasto ucciso il suo fratellino. “La bambina – racconta Tipo – aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto, tutte ferite compatibili con l’ipotesi di percosse”.
“In particolare – spiega il primario del Santobono – il sangue sulla testa ci ha fatto sospettare lesioni interne e quindi abbiamo sottoposto la bimba a tac e radiografie. In due ore abbiamo svolto tutte le analisi che ci hanno rassicurato sul fatto che si trattasse solo di ferite superficiali, che non avevano leso organi interni”. Dopo le analisi la piccola è stata trasferita con una diagnosi di trauma cranico nel reparto di neurochirurgia.
La bimba “era in stato di choc emotivo non parlava e anche questo ci aveva preoccupato, invece si trattava solo di uno stato momentaneo”.
Omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato: sono le accuse che la procura di Napoli Nord muove al 24enne fermato la scorsa notte. Il giovane è il compagno della madre del bimbo morto e della sorellina, ricoverata in gravi condizioni per le percosse subite nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. La morte del bimbo di sette anni è avvenuta nel pomeriggio di domenica in un’abitazione di Cardito
Il provvedimento è stato firmato dal sostituto di turno della procura della Repubblica di Napoli Nord, Paola Izzo. L’uomo è stato interrogato per l’intera notte negli uffici del commissariato di polizia di Afragola. La sua versione è stata messa a confronto con quella fornita dalla mamma del bimbo e dalla sorellina della vittima. Il 24enne ha respinto le accuse sostenendo che il bambino sarebbe caduto dalle scale. Ma oltre al bimbo morto anche la sorellina di 8 anni ha subito percosse: è tuttora ricoverata all’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli. Sul movente, gli accertamenti degli investigatori sono ancora in corso. Forse l’uomo non tollerava le attenzioni che la donna, 31 anni, riserva ai suoi bambini.
“Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali e tutta la comunità di Cardito sarà la famiglia dei due fratellini della vittima”. Lo ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, che anche questa mattina si è recato nello stabile dove un bimbo di 7 anni è morto per le percosse subite. Per la morte è stato fermato nella notte scorsa dalla polizia un giovane di 24 anni, cittadino italiano figlio di un marocchino, compagno della mamma della vittima. La data dei funerali non è stata ancora fissata. Il sindaco è ancora sconvolto: “Conosco il ragazzo fermato e la sua famiglia. Sono persone tranquille”. Ma d’ora in poi “la nostra attenzione sarà per gli altri due bimbi”, ha aggiunto il sindaco.
(ANSA)