Paternò Calcio: dalla promozione ai problemi societari. Riviviamo il 2020 dei rossazzurri

Questo 2020 sarà sicuramente un anno che tutti vorremo dimenticare presto. La pandemia ha stravolto la vita sull’intero globo e anche le abitudini e le piccole cose, che prima davamo per scontate, hanno assunto un valore importante. L’anno del Paternò è stato altrettanto duro e altalenante, fatto al contempo di gioie e dolori. Iniziato alla grande, con il primato nel proprio girone di Eccellenza, l’imbattibilità mantenuta fino allo stop dei campionati e il calore dei tifosi, nuovamente presenti e vicini alla società, l’avvento della pandemia ha interrotto una cavalcata trionfale. Per parecchi mesi il popolo rossazzurro ha temuto che tutti gli sforzi compiuti fossero resi vani dalla decisione di annullare il campionato, interrotto a poche giornate dal termine, ma la decisione della LND, presa nel mese di giugno, di promuovere in serie D le prime due squadre di ogni girone, ha fatto esplodere di gioia società e tifosi, i quali però non hanno potuto festeggiare insieme questo traguardo, visto il doppio annullamento della festa promozione.
Per ripartire alla grande e dimostrare di poter affrontare il campionato di Serie D da protagonista, la società ha puntato a mantenere tutti i protagonisti del campionato precedente e di rinforzare la rosa acquistando giovani di prospettiva e qualche veterano come Maiorano, Khoris e Benedetti, confermando inoltre mister Catalano. La favola Paternò sembra destinata a continuare, ma l’addio improvviso di due bandiere come Cocuzza, capocannoniere dell’ultimo campionato di Eccellenza, e Raimondi sembrano poter destabilizzare l’intero ambiente. L’esordio in serie D è però perfetto e i rossazzurri si impongono sul campo del Roccella per 2 a 0, scacciando i fantasmi di un’ipotetica crisi. I rossazzurrri non si confermano alla seconda di campionato, perdendo in casa col Castrovillari dopo un anno di imbattibilità. La settimana successiva inoltre l’incubo Covid colpisce anche la squadra paternese: 7 casi individuati e squadra in isolamento con conseguente rinvio delle successive due partite. Più di 25 giorni senza calcare i campi di gioco e con l’organico ridotto all’osso non possono che penalizzare il Paternò, che al ritorno in campo perde 2-0 contro il Santa Maria Cilento. La difficile situazione economica della società, costretta ad affrontare spese non preventivate come quelle dei tamponi e non sostenuta dai vari sponsor, porta il club a rinunciare ad alcuni giocatori (Benedetti, Baglione e Ferla) e il presidente Mazzamuto a richiedere più volte l’aiuto economico da parte dei vari imprenditori locali, “minacciando” di giocare soltanto con i ragazzi delle giovanili. Questi problemi, anziché peggiorare l’umore della squadra, segnano una svolta per gli uomini di Catalano, che da quel momento in poi ottengono 10 punti nelle successive 5 partite, per ultima la bella vittoria sul Sant’Agata al Falcone-Borsellino.
Dopo la pausa di due settimane per il periodo delle festività, al ritorno in campo i rossazzurri saranno impegnati sul campo dell’ACR Messina per iniziare il 2021al meglio, con la speranza che i problemi societari non interferiscano sul percorso dei rossazzurri in questa stagione.
GIANLUCA RUFFINO